giovedì 27 agosto 2009

PREVENZIONE ALLA GRANDE MELA



Nella serata di ieri, due volontari, si sono recati presso una decina di commercianti a rifornire gli espositori di opuscoli "La Verità sulla Droga". Sono circa una quindicina i commercianti che espongono l'espositore della campagna e settimanalmente richiedono il rifornimento. Un commesso si esprime in merito dicendo: <> L'incaricato del gruppo Luca Bernardi, è entusiasta di come stanno andando le cose e non si trattiene : <> L'opuscolo che il gruppo promuove, inizia informando la persona sul perchè le persone fanno uso di droghe, passando a come funzionano le droghe e come le droghe influiscono sulla mente. Inoltre contiene le informazioni su 10 tipi di droghe e per ognuna riporta gli effetti a breve e lungo termine. Le droghe menzionate sono: alcol, cannabis, sostanze da inalare, ecstasy, cocaina , crack, ritalin, crystal meth, eroina e LSD. Il messaggio che il gruppo vuole diffondere in tutti i ragazzi è una frase che diceva il filosofo e umanitario Ron Hubbard: <>. Le droghe privano la vita delle gioie e delle sensazioni che sono comunque l'unica ragione di vivere.>> Gentilini Alessandro

Scritto da: Alessandro Gentilini

mercoledì 12 agosto 2009

FALSE ACCUSE SU SCIENTOLOGY E IL SUO FONDATORE



L'Ufficio Nazionale del Ministero della Sanità sapeva di non aver alcuna evidenza a supporto di tutte le accuse non accompagnate da prove contro la Chiesa o i suoi membri, così manipolò la stampa con storie fasulle nel tentativo di disonorare la religione ed i suoi fedeli. Alcuni documenti rilasciati alla Chiesa dal governo, rivelano che le "preoccupazioni" generalizzate, usate per giustificare il divieto all'ingresso in Gran Bretagna nei confronti degli Scientologist stranieri, non solo erano senza fondamento, ma contengono anche ammissioni vistose che queste "preoccupazioni" furono inventate. Un esempio è un documento che osserva che "I praticanti fino ad oggi si sono presi cura di non tragredire la legge. In effetti ci sono state diverse indagini della polizia fin dal 1956 ... ma in nessun caso è stata trovata un'evidenza prima facie di qualunque tipo di reato." Le azioni del Governo sono descritte con parole che rivelano evidenti pregiudizi dei più alti funzionari, come le intenzionali campagne ed azioni del governo mirate ad "ispirare una maggiore pubblicità sfavorevole" o ad "ottenere la maggior quantità di pubblicità (sfavorevole) possibile … nel condannare Scientology." Nonostante questa campagna di discriminazione concertata dal governo inglese cinquant'anni fa, la Chiesa di Scientology continua a fiorire con più di 350.000 fedeli in oltre 120 chiese, missioni e gruppi oggi presenti in Gran Bretagna e con milioni di fedeli in tutto il mondo e con più di 8.000 chiese, missioni e gruppi in 165 nazioni. Gentilini Alessandro

Scritto da: Alessandro Gentilini

martedì 11 agosto 2009

I° edizione del Concorso nazionale "UN'ETICHETTA D'ARTISTA"



Il concorso artistico è rivolto a tutti i pittori, scultori, fotografi, web designer, creativi che, con un'opera sappiano realizzare un'immagine che contenga in essa elementi caratterizzanti la Città di Marino, la sua storia e la sua cultura, che verrà utilizzata (solo quella vincitrice), per realizzare L'Etichetta d'Artista per il vino della 85° Sagra dell'Uva di Marino, vino dal marchio Gotto d'Oro, linea selezione Marino Superiore bianco. Per quest'evento culturale è prevista la premiazione del vincitore, la presentazione ufficiale delle Bottiglie con L'ETICHETTA D'ARTISTA e una mostra dei dieci elaborati giunti in finale, ad ottobre, durante i festeggiamenti della Sagra dell'Uva, alla presenza delle autorità locali. Per maggiori informazioni: www.artetra.sitiwebs.com / www.kinartcafe.it / www.comune.marino.rm.it Info e contatti: Direttrice artistica Elisabetta Tomboletti tel. 069387847 - 3387960530 e-mail elisabetta.tomboletti@yahoo.it Elisabetta Tomboletti, in collaborazione con l'Ass. Culturale Kinà presenta la I° Edizione del concorso nazionale "UN'ETICHETTA D'ARTISTA" per il VINO della 85° Sagra dell'Uva di Marino. Il Concorso ha per oggetto la realizzazione di un'immagine che diverrà l'etichetta di una serie limitata di bottiglie di vino Linea selezione, Marino DOC superiore "Gotto d'Oro". Tale concorso vedrà la premiazione dell'Etichetta vincitrice e l'inaugurazione di una Mostra delle dieci opere finaliste durante i festeggiamenti della 85°Sagra dell'Uva di Marino. Art.1 Partecipanti ammessi Possono partecipare al concorso Artisti residenti in Italia,senza alcuna distinzione di età. I partecipanti dovranno realizzare un'immagine per l'etichetta di un vino (non l'etichetta completa) che valorizzi le tradizioni e la storia della Città di Marino. Art. 2 Modalita' di partecipazione La tecnica è libera (verranno accettati anche elaborati creati con tecniche digitali). Ogni elaborato dovrà essere a colori e misurare 29 cm di altezza per 21 cm di larghezza (formato del foglio A4). Art. 3 Iscrizione e consegna elaborati L'iscrizione avverrà mediante la compilazione di un modulo allegato al bando da inviare entro e non oltre il 10 Settembre 2009 a: elisabetta.tomboletti@yahoo.it,insieme a l'elaborato, (che dovrà essere inviato in formato jpg ad alta risoluzione 300 dpi) e alla ricevuta di avvenuto pagamento della quota di iscrizione richiesta di € 10,00. Effettuare il versamento di €10,00 per iscrizione su: Carta PostPay N° 4023600425229848 intestata a Elisabetta Tomboletti. Art. 4 Commissione giudicatrice I lavori verranno valutati nel mese di Settembre 2009 da una giuria composta da esperti nel settore dell'arte e della grafica. L'operato e il giudizio della giuria è insindacabile. Art. 5 Esito del concorso e premi La Commissione giudicante stilerà una graduatoria di 10 finalisti maggiormente meritevoli e tra questi decreterà il vincitore, il 2°e Il 3° classificato. Il vincitore come premio,vedrà realizzata con la propria opera, l'Etichetta per una serie limitata di vini Gotto d'Oro, che verrà presentata durante una conferenza stampa. In occasione dei festeggiamenti della 85°Sagra dell'Uva, si terrà anche l'inaugurazione della Mostra dei dieci elaborati giunti in finale. e le opere resteranno esposte nello spazio espositivo dell'Ass. Culturale Kinà e visibili durante tutto il periodo della festa. All'evento verrà data particolare importanza tramite pubblicità su giornali, locandine, portali internet di diffusione eventi artistici e culturali e verrà inserito nel PROGRAMMA DEI FESTEGGIAMENTI DELLA SAGRA DELL'UVA. Art. 6 – Accettazione delle condizioni del concorso La partecipazione al presente concorso implica, da parte di ciascun concorrente e di ogni gruppo di concorrenti, l'accettazione incondizionata di tutte le norme del presente bando. Art. 7 – Riservatezza dei dati personali Ai sensi e per gli effetti del D. Lgs. n. 196 del 30/06/2003, i dati personali acquisiti dall'Ente banditore saranno utilizzati ai soli fini del presente concorso e dei rapporti ad esso connessi.

Scritto da: Elisabetta Tomboletti

domenica 9 agosto 2009

I tappi si trasformano in aiuto



Il Progetto Tappi, iniziato più di un anno fa dal Sub-Priorato O.S.F. onlus è stato concluso il 9 agosto dalla stessa associazione, che da poco tempo ha cambiato la sua denominazione in A.S.F.O., Associazione San Fortunato Onlus, ma non certamente i suoi obiettivi. I numerosissimi tappi di plastica, per la precisione 730 kg in 92 boccioni e alcuni sacchi/borse, sono stati donati alla Comunità La Madonnina Onlus di Candiolo (TO) nella persona del loro presidente Don Carlo, la quale utilizzerà il ricavato dallo smaltimento della plastica per la propria struttura che dal 2005 si adopera per dare vitto, alloggio, amicizia e conforto a coloro che purtroppo hanno un famigliare ricoverato presso il vicino Istituto di Ricerca e la Cura del Cancro, l'I.R.C.C. appunto. Il Presidente A.S.F.O., che già da molto tempo aveva iniziato insieme ai suoi consociati la raccolta tappi, notando un volantino della comunità che stava lavorando allo stesso progetto, ha deciso di donare a titolo gratuito tutti quelli raccolti dalla sua associazione per questa causa, con la certezza che il denaro raccolto dal riciclo del materiale plastico (PP e PE per l'esattezza) andrà sicuramente a buon fine e servirà ad aiutare tutti coloro che pur non conoscendo nessuno in Torino e Provincia che possa dar loro ospitalità e non avendo la possibilità di pagare un hotel per tutto il periodo di degenza del loro caro, desiderano ugualmente rimanere vicini al loro famigliare, anche per lunghi periodi. "In questa occasione – desidera sottolineare il Presidente Alfredo MULE' – mi sembra doveroso ringraziare tutti coloro che ci hanno aiutato nella raccolta e chi, tramite il passaparola ha fatto aumentare sempre di più il materiale da noi raccolto fino ad arrivare ai 7 quintali di oggi. La partecipazione a questo progetto è stata davvero enorme, quindi un grazie di vero cuore a tutti coloro che pur non conoscendoci direttamente hanno partecipato con impegno al nostro progetto: scuole, locali, privati, a tutti i colleghi di Torino e Alessandria, ai Cavalieri della Sardegna e Sicilia che non curandosi dei costi ce ne spedivano scatoloni, per ultimi ma non per questo meno importanti anzi a tutti i miei Cavalieri e Dame di Torino che mi sostengono, buttandosi a capofitto, da sempre in ogni progetto. Grazie". Come se ! non bast asse nella stessa giornata sono stati donati all'Ordine dell'Esaltazione della Croce nella persona del presidente Sig. Branca Francesco 3 scatoloni di vhs e dvd, 3 lettori dvd e 1 videoregistratore, 1 aspirapolvere, che serviranno per le loro opere caritatevoli nella provincia di Torino. Per tutte le info www.priorato-osf-to.it

Scritto da: Alfredo Mulè

venerdì 7 agosto 2009

Bambole italiane, una guida per i collezionisti e appassionati di italian dolls



Una storia, ingiustamente poco conosciuta quella delle bambole italiane, tanto da stimolare l'Autrice, Piera Micheletti, a scrivere un' apposita guida per il collezionista, con l'obiettivo di condividere con altri appassionati del settore le informazioni, frutto della sua lunga e faticosa ricerca. Il libro, pubblicato nel 1994, presenta, oltre ad un'introduzione storica degli esordi della bambola italiana, informazioni interessantissime sui materiali utilizzati: naturali, celluloide e sintetici e sulle relative tecniche di costruzione, fornendo anche preziosi consigli su come riconoscere, aggiustare e conservare le bambole di celluloide ed identificare le bambole italiane che negli anni '60 sono state protagoniste sul mercato internazionale. Bambole Italiane, ad oggi, resta ancora l'unica pubblicazione disponibile sull'argomento; da qui la decisione dell'Autrice di realizzare un sito web www.bamboleitaliane.com, dove, oltre a potere acquistare il suo libro, offre anche la possibilità di consultare gli articoli, che ha scritto e pubblicato negli anni sulle riviste specializzate e che sono accompagnati da foto inedite ed esclusive di, ormai antichi, esemplari di bambole made in italy. Una simpatica Guida per il collezionista, anche in versione online, da cui farsi accompagnare nelle escursioni ai mercatini alla scoperta di nuove-vecchie bambole italiane e per ritrovare, perché no, anche qualche caro e personale ricordo dell'infanzia.

Scritto da: Jusy Accetta

martedì 10 marzo 2009

APERTURA ALLINFORMAZIONE, APERTURA ALLA PREVENZIONE



Abbiamo assistito a decenni di consumi sfrenati e relativa indifferenza, tanto che il divertimento è ora perlopiù associato, nella cultura giovanile, all'idea dello "sballo". La società pareva guardare con distacco a questo fenomeno come potesse non intaccare il vivere comune, come se potesse riguardare unicamente una piccola schiera di infelici. Ma l'aumento di crimini e tragedie, come le statistiche ci mostrano, quasi sempre correlate all'uso ed abuso di sostanze stupefacenti, dall'alcool ai farmaci psicotropi diffusi nei luoghi deputati al divertimento tanto da diventare un triste binomio, ci sta bruscamente risvegliando. E all'insegna del motto: "Con l'apertura all'informazione si può fare prevenzione", a partire da mercoledì 11 marzo, con la collaborazione dei volontari di Dico no alla Droga, Dico sì alla Vita, al Centro Commerciale La Grande Mela saranno collocati diversi espositori contenenti informazioni su cosa effettivamente le droghe siano e sugli effetti, a breve e lungo termine, su organismo, mente e vita. In tal modo l'opuscolo, premiato per la sua semplicità ed efficacia, trasmetterà informazioni concrete e valide ad ulteriori migliaia di persone, oltre alle 15.000 già contattate mensilmente tra strade, scuole e discoteche. Gli stessi materiali, saranno a disposizione di chiunque li desideri, all'interno dei negozi, diffondendo così un positivo invito alla comprensione e alla vita, come era anche nel pensiero del filosofo ed umanitario L. Ron Hubbard: "Le droghe privano la vita delle gioie e delle sensazioni che sono comunque l'unica ragione di vivere". Emanuela Ghigo

Scritto da: Emanuela Ghigo

Pubblicare un libro



Come si fa a pubblicare un libro? Questa domanda tormenta migliaia di aspiranti scrittori e merita una risposta dettagliata. Innanzitutto per pubblicare un libro bisogna trasformarlo in un libro pubblicabile. La prima tappa è senz'altro quella della correzione bozze. Molti si affidano alla lettura incrociata con altri autori o fanno leggere il proprio lavoro agli amici: questa pratica può essere utile, ed è gratuita, ma non bisogna dimenticare che solo un professionista riuscirà a trovare davvero refusi, errori di grammatica e sintassi, imprecisioni nell'uso della punteggiatura... Tutti noi facciamo errori quando scriviamo e non siamo in grado di accorgercene al momento di rileggere: il cervello umano ha sviluppato uno splendido sistema in base al quale riconosce e interpreta combinazioni di lettere simili a una data parola, ma non uguali. Il correttore di bozze invece è allenato a remare contro questo automatismo per scovare e smascherare la magagna. Un consiglio utile è quello di unire alla correzione di bozze l'editing: se vi affiderete a un service editoriale spenderete il vostro denaro una volta sola per ottenere, con una differenza accettabile, una doppia revisione. Abbiamo già parlato della differenza fra editing e correzione bozze: per riassumere diremo che l'editor darà una sistemata allo stile, alleggerirà le frasi involute, verificherà che non ci siano incongruenze o illogicità, valuterà l'architettura generale del lavoro, insomma lavorerà sull'efficacia vera e propria della vostra opera. Oltre a non contenere errori, il manoscritto deve avere una veste grafica accettabile. Anche senza rivolgervi a un impaginatore, cercate di presentare un documento Word semplice e pulito, con margini ampi, testo giustificato, una font gradevole come un Times o un Garamond, corpo tra il 12 e il 14. Evitate di usare font troppo fantasiose o colori. Tenete conto del fatto che la maggior parte delle norme editoriali prevede l'uso del grassetto solo nei titoli e ha in orrore il sottolineato, così come l'eccesso di corsivi e di parole maiuscole. Se dovete inserire delle immagini scegliete un formato leggero ed evitate file ad alta risoluzione: se sarà necessario, questi ultimi vi verranno richiesti solo al momento di impaginare il testo. Ancora una volta, se vi siete rivolti a un servizio di correzione bozze queste operazioni verrano impostate direttamente dal professionista che ha seguito il vostro lavoro. E adesso? Prima di tuffarsi nell'avventura della ricerca dell'editore è necessario dotarsi di alcuni lasciapassare: la sinossi, la presentazione e la scheda di valutazione. Questi elementi sono davvero fondamentali: difficilmente un editore, che riceve migliaia di proposte all'anno, leggerà per intero il vostro romanzo o la raccolta delle vostre poesie se non avrà una buona ragione per farlo. La buona ragione è contenuta in primo luogo nella presentazione, una breve scheda nella quale indicare 1) chi siete, se avete già pubblicato qualcosa, se avete vinto dei premi letterari; 2) che tipo di testo state proponendo ("romanzo storico ambientato nel Rinascimento..." "Thriller di fantascienza incentrato sul tema della clonazione umana..."). Essa corrisponde in buona sostanza alla lettera di accompagnamento che precede un curriculum. La sinossi, com'è facile capire, è per così dire un riassunto ragionato. Rende conto della trama (incluso il finale!), del genere, della tematica affrontata, del taglio che è stato dato all'opera. Dev'essere breve ma non brevissima: due o anche tre pagine sono senz'altro ammesse. E' consigliabile farsi aiutare da un esperto nello stendere entrambe: una presentazione zoppicante nella forma e nella sostanza, o impostata in modo poco efficace per lo scopo, scaverebbe la fossa al vostro inedito. Quanto alla scheda di valutazione: si tratta di un ulteriore strumento rilasciato dalle agenzie letterarie (piuttosto care), ma anche da chi si occupa di servizi editoriali in genere, e contiene una valutazione della pubblicabilità della vostra creatura in termini di qualità, aderenza a una determinata linea editoriale, efficacia (perché no) sotto il profilo commerciale... Insomma, un giudizio complessivo a uso e consumo dei professionisti del settore editoriale. Accompagnare al vostro libro una o più schede di valutazione positive è indubbiamente un ottimo biglietto da visita.

Scritto da: http://autoriesordienti.blogspot.com/

venerdì 6 marzo 2009

Storia del calcio ed innovazione tecnologica dei materiali



www.dimensionesport10.com L'antico gioco del calcio nacque in Inghilterra nel lontano 26 ottobre 1863. Fin dalla sua nascita questo gioco ebbe un grande successo sia per la semplicità delle regole sia per la verve e il dinamismo del gioco stesso. Un altro passo importante verso il calcio moderno avvenne nel 1897, quando venne istituita a Londra la prima associazione giocatori. Con la nascita di questa associazione furono stabilite delle nuove regole per portare lealtà e mettere ordine tra i giocatori in campo, una di queste fu la regola del "FUORIGIOCO". Diciamo che la nascita di questa regola fu l'alba vera e propria del calcio moderno,perché da qui si iniziarono a trasformare squadre di giocatori "buttati" in campo senza ruolo, in squadre ben organizzate con sistemi di gioco e quindi tattica calcistica. Da li le varie regole vennero costantemente modificate, aggiungendo sempre piccoli particolari che si verificavano di volta in volta di grande importanza, ad esempio nel 1875 furono definite le misure delle porte (che ancora adottiamo) 7,32 m in larghezza e 2,44 di altezza . Sempre nel 1875 venne definita la lunghezza minima e massima del campo,che poteva variare dai 90 metri ai 120 in lunghezza e dai 45 metri ai 90 in larghezza. Nel 1904 nacque a Parigi la Fifa composta da 7 paesi tra cui Francia,Belgio,Olanda,Svizzera,Danimarca,Svezia e Spagna. Da qui l'espansione di questo gioco si allargò macchia d'olio perchè si iniziarono a disputare gare tra diverse nazioni facendo crescere l'interesse popolare fino ad arrivare alla disputa del primo torneo mondiale tra nazioni svoltosi nel 1930. Da quando nacque ad oggi, questo sport ha visto cambiare le proprie abitudini,la preparazione fisica, il modo di vestire.. Ad esempio i primi giocatori che scendevano in campo lo facevano senza una preparazione fisica, senza comode scarpe, senza un abbigliamento adatto a certe condizioni atmosferiche..Oggi i nostri campioni sono super allenati e super equipaggiati. Sono state studiate nel corso degli anni varie tecniche di allenamento, che migliorano e conservano le prestazioni di ogni atleta, lavoro aerobico lattacido che consente di incrementare la resistenza di un atleta, lavoro anaerobico alattacido che favorisce il potenziamento muscolare e la velocità nella corsa. Per quanto riguarda l'euipaggiamento di una squadra e quindi di un singolo giocatore si è passati da maglie da gara fatte di lana cucite a mano a maglie in microfibra super traspiranti che permettono di far fuoriuscire il calore corporeo allo scopo di proteggere dalle temperature esterne. Sono state create calze antiscivolo che consentono al piede di restare ben ancorato allo scarpino, per poi passare a cavigliere,scalda collo,guanti da portiere antiscivolo che abbrancano il pallone come ventose… Per quanto riguarda le scarpe da calcio si è passati da dei rudimentali scarpini di cuoio durissimo,cucito a mano con tacchetti in cartone pressato,a stupende scarpe super morbide in pelle di canguro (tra cui la mitica Copa Mundial) per poi passare alla Nike VAPOR o all 'ADIDAS F50 in microfibra con tre diversi tipi di tacchettatura smontabile che consente di adattare la scarpa ad ogni tipologia di terreno o condizione atmosferica. Oggi abbiamo palloni approvati dalla Fifa termosaldati e gonfiati (alcuni) ad elio, i primi palloni erano in cuoio cuciti a mano,durissimi, basta pensare che i giocatori ad ogni colpo di testa erano esposti a frequenti escoriazioni e cicatrici sulla fronte. Questo sport è per molti il più bel gioco di squadra al mondo con la sua tecnica,tattica,agonismo e geometrie. Sicuramente nel corso degli anni muterà ancora in meglio per merito dell'innovazione e del ricercare sempre nuove forme di allenamento e prodotti di gara che danno sempre ottime performance. www.dimensionesport10.com

Scritto da: Dimensione Sport 10

mercoledì 4 marzo 2009

Itinerari Pesca Abruzzo



Nasce il nuovo sito su Itinerari di Pesca in Abruzzo e zone limitrofe.
Offriamo Itinerari per la pesca descrivendo il luogo, i pesci che si possono pescare, le tecniche consigliate e alcuni nostri consigli.
Il sito offre inoltre ai visitatori la registrazione con la quale è possibile interagire nel sito.
Si ha la possibilità per gli utenti di inserire i loro commenti agli itinerari con la possibilità di migliorarli o suggerire ulteriori consigli ai pescatori.
Gli Itinerari di pesca sono organizzati per provincia di appartenenza.
Nella descrizione abbiamo inserito anche la licenza necessaria per la pesca e gli eventuali permessi.
Scopo dell'iniziativa è fornire una buona guida ai pescatori, aprendo le porte a chiunque volesse pescare nei nostri luoghi.

Tutte le informazioni su www.pesca.abruzzo.it

Scritto da: Paolo

lunedì 2 marzo 2009

Il mondo dello Snowboard

Quella dello Snowboard è una storia recente che ha origine negli Stati Uniti. Era la metà degli anni '60 quando un gruppo di amanti del surf da onda si resero conto cercando un'alternativa invernale dell'affinità esistente tra le onde del mare e i pendii innevati delle Rocky Mountains. L'origine dello snowboard è strettamente collegata a quella del suo attrezzo, la tavola.

I primi tentativi non furono molto esaltanti, nel 1965 Sherman Popper unendo 2 sci tra loro creò la prima tavola rudimentale, ma la tenacia degli snowboarder portò a perfezionare le forme dell'attrezzo fino a renderlo sufficientemente controllabile. Le prime tavole costruite erano in legno dotate di fasce fermapiedi simili alle strap da windsurf, sistemate in posizione molto arretrata con una corda fissata alla punta che serviva al surfista per mantenere l'equilibrio; in qualche caso proprio come una tavola da surf era presente una piccola pinna. A causa della totale assenza di lamine, queste tavole primitive potevano essere utilizzate solo sulla neve fresca. Malgrado questo però lo snowboard cominciò a diffondersi molto rapidamente anche grazie alle emozioni che offriva a chi riusciva a controllare questo strumento.

BURTON, LA RIVOLUZIONE
Nuovi e rivoluzionari prototipi furono introdotti da un giovane appassionato di surf della East Coast durante i campionati annuali di "Snurfer" in Michigan; era il 1968 e quel giovane era Jake Burton! Di anno in anno Burton cominciò a migliorare le sue tavole quando nel 1977 realizza il suo sogno fondando la prima ditta produttrice di tavole da snowboard. La prima tavola fu prodotta in 350 pezzi venduti a 88 dollari. Insieme a Burton un grosso contributo lo offrirono Milovich che nel 1975 inventò la prima tavola che fletteva e Tom Sims vincitore del primo Mondiale in Colorado nel 1981 con tavole con lamine in acciaio.

L'AFFERMAZIONE NEGLI USA E L'ARRIVO IN EUROPA
L'utilizzo di materiali sempre più sofisticati, l'introduzione delle lamine e di attacchi sempre più affidabili portarono lo snowboard all'affermazione definitiva negli Stati Uniti e la conquista dell'attenzione dell'Europa. Le prime tavole si videro nelle piste francesi, svizzere e austriache per poi diffondersi qualche anno dopo anche in Italia. I primi snowboarder europei dichiararono di aver conosciuto la tavola grazie a dei filmati americani visti in TV.

LO SNOWBOARD MODERNO E LE OLIMPIADI
Lo snowboard moderno prende forma nella metà degli anni '80 utilizzando lamine efficaci e rigide che permettevano di condurre la tavola anche su dei terreni più duri e ripidi e di effettuare curve molto precise. Le ditte americane Burton e Winterstick resero disponibili le prime tavole da snowboard di serie; furono messe anche a punto le prime tipologie di attacchi per scarponi da sci. La consacrazione definitiva arriva con le Olimpiadi Invernali di Nagano, in Giappone, del 1998: lo snowboard diventa finalmente disciplina olimpica. Non senza qualche recriminazione, molti famosi riders, come il grande Terje Haakonsen, infatti diedero forfait prendendo posizioni ufficiali supportati anche dai loro sponsor; le cause di questa contestazione furono le regole e l'idea che l'introduzione della nuova disciplina fosse solo un pretesto per creare un nuovo interesse verso le Olimpiadi che attiravano sempre meno pubblico.
La prima volta dello snowboard all'Olimpiade invernale infatti ebbe un grandissimo successo: in quasi 10.000 giunsero in Giappone per assistere a quelle che sono state definite le gare più spettacolari dei giochi Olimpici Giapponesi! Proprio queste Olimpiadi si tinsero anche di azzurro, portando a casa la prima medaglia della storia olimpica italiana dello snowboard, grazie alla splendida prestazione dell'altoatesino Thomas Prugger che si aggiudicò l'argento nello Slalom Gigante.

IL POPOLO DELLO SNOWBOARD
Il popolo degli snowboarder è in costante crescita e coinvolge sempre più persone di diverse età, in Svizzera e Austria l'intera generazione di giovani sembrano ignorare lo sci a favore di questa nuova disciplina con un approccio di forte entusiasmo perché molto più vicina al loro spirito libero e innovatore. Lo snowboard rappresenta un modo diverso di vivere la montagna, diventando un vero e proprio stile di vita, con abitudini, abbigliamento e idoli propri.
Considerato che questo sport è sempre in continua evoluzione, le discipline praticabili con lo snowboard possono essere riassunte in due grandi gruppi a seconda del tipo di attrezzatura che si possiede:

  • Hard (scarponi rigidi e tavole strette per maggiore velocità);
  • Soft (scarponi morbidi e tavole simmetriche e larghe per una maggiore elasticità).

L'attrezzatura Hard consente di avere una maggiore sensibilità sulla tavola e soprattutto una maggiore velocità tanto da essere paragonabile allo sci olimpico, infatti esso può essere suddiviso in:
1. Slalom
2. Slalom parallelo
3. Slalom gigante
4. Slalom parallelo gigante
5. Super gigante

Invece quella Soft permette di avere una maggiore elasticità e versatilità sulla tavola in modo da affrontare meglio i salti e le evoluzioni che ne fanno di questo sport uno degli elementi più spettacolari per lo spettatore occasionale, ed è divisibile in:

1. Half Pipe (in un grande tubo si effettuano evoluzioni sia seguendo l'asse orizzontale che verticale, come per lo skate)
2. Snowboardcross (Gruppi di atleti si lanciano lungo percorsi in cui incontrano curve, cunette, gobbe e altro ancora)
3. Freeriding (Per i più spericolati e bravi che si lanciano dalla cima con pendenze estreme e sfidando i secondi).

Va' anche citata la presenza (sempre crescente) di veri e proprie aree dedicate ai patiti dello snowboard, ossia lo Snowpark dove si trova tutto ciò che può cercare un malato dello snow con dossi e trampolini di lancio di varie misure, half pipe, piste da boardcross e tanta musica a palla per creare un ambiente davvero unico e particolare per lo snowboarder!

Domanda:E' uno sport pericoloso?
Risposta: NO...(pure passeggiare puo' essere pericoloso se lo fai in autostrada) anche se vengono definiti sport estremi seguendo le regole del buon senso l'incolumità non è a rischio (non tirarsi giu' da una pista nera quando a stento si riesce a stare su)

D: Puo' praticarlo chiunque?
R:SI...non c'è uno standard fisico ma è alla portata di tutti basta dotarsi della giusta attrezzatura in base alla propria corporatura fisica

D:Ma quanto costa?
R: La spesa non è irrisoria ma non bigona neanche essere un riccone (fai un giro per farti un'idea) l'importante è che quando si inizia non si compra nuova ma usata visto l'alta percentuale di cadute e una volta acquisita praticità passare a qualcosa di piu' serio

D: Ci sono determinati periodi dell'anno in cui praticarli?
R: Data la conformazione geologia del suolo italiano la stragrande maggioranza degli impianti aprono da novembre fino a marzo/aprile oppure se puoi permettertelo lo fai tutto l'anno se...puoi girarti il mondo e non lavorare (beato te se esisti)

D: Per imparare mi fido degli amici o vado in una scuola?
R: Anche se io ho imparato sulla mia pelle il consiglio che do' è quello di farsi qualche corso con un maestro risparmi tante cadute e ammaccature e spesso questo è uno dei motivi per cui la maggior parte delle persone smettono senza aver neanche provato la sensazione di una tavola in planata piena sulla neve o il brivido di un salto da una rampa

D: Che durata media ha un'attrezzatura?
R: Dipende tutto da te, su come la usi , piu' la maltratti prima dovrai cambiarla mentre ci sono rider che hanno la stessa tavola o vela da parecchi anni anche se i materiali cambiano velocemente e le tavole o vele sono sempre piu' leggere ed affidabili

D: Come curare la mia attrezzatura?
R: Per lo snow è buona regola fargli annualmente una buona sciolinatura e sistemare le lamine quando lo metti da parte per il periodo estivo o non òa usi per dei mesi dagli una bella lavata con acqua corrente(facoltativo)

D: Ci sono determinate condizioni meteo per uscire?
R: Dipende tutto dal grado di bravura raggiunto...per farti un esempio nel windsurf un neofito deve uscire con vento leggero mentre se uno che ne sa' aspetta la mareggiata con uragano incluso

D: Dove posso acquistare?
R: Ci sono dei negozi apposta in quasi tutte le città e documentati su cosa e con che caratteristiche devi acquistare per non ritrovarti con una tavola che non ti serve a niente o una vale che hai pagato il doppio di quello che vale

D: Dove posso documentarmi?
R: In mille modi diversi...internet...video...giornali...c'è da perdersi

D: Posso decidere di non praticarli piu' in qualsiasi momento?
R: No, è una malattia se ti prende non ti molla più e cambi visuale su tutto...quelli che vanno a prendere il sole in spiaggia ti daranno l'impressione di quelli che non hanno capito nulla metre altri fanno windsurf o kitesurf e quelli che vanno a fare la settimana bianca per rinchiudersi in un albergo dei poveretti metre tu sei allo snowpark a librarti in volo!!!

Per scegliere la giusta tavola dovete domandarvi:
-Quanto siete alti? Quanto pesate? La vostra tavola dovrà essere dimensionata alla vostra corporatura
-Quale disciplina vi interessa? Freestyle, freeride alpine o Race? Ogni disciplina ha una tavola specifica! La scelta della tavola è influenzata da molteplici fattori, perchè essa deve corrispondere a che tipo di snowboard farai, al tuo peso e alla tua lunghezza.

Le tavole da snowboard possiamo sostanzialmente raggrupparle in base al tipo di snowboard a cui sono destinate e cioè:
  • Freerider (l'anima di questo sport e la scelta piu' comune)
  • Freestyler (tavola destinata a salti e snowpark)
  • Alpiner (cioè velocità, da gara)

Nella scelta di una tavola a parte quella iniziale e cioè a che uso sara' destinata la stessa ci sono altri fattori da tenere conto per trovare quella piu' adatta a voi e facilitarvi nei trick in modo da non stare a imprecare contro tutto o tutti dopo l'ennesima caduta.
Tra tutti da tenere conto sono:

Lunghezza: In genere la lunghezza giusta della tavola dipende dalla tua altezza, una vecchia regola dice che dovrebbe arrivarti alla punta del naso. Comunque snowboard piu' corti sono piu' manovrabili e viceversa uno snowboard piu' lungo ha bisogno di piu' forza per surfare. Per la lunghezza le variabili da tener conto sono la statura (tavola tra mento e naso), il peso (piu' pesante tavola piu' larga e viceversa) e fondo (neve piu' soffice tavola piu' larga per poter galleggiare e se fai della pista piu' stretta per maggiore velocità)

Larghezza: la larghezza della tavola nello snowboard ne determina la galleggiabilità della stessa soprattutto se fai alla ricerca di neve fresca, perchè piu' larga è meglio galleggia e piu' stretta piu' è piu' veloce vai in pista.Da tenere presente è che gli attacchi non sporgano dalla tavola, sia la punta che il tallone, altrimenti in curva potresti toccare il terreno causando anche inevitabili cadute. Per far cio' si deve aumentare l'angolo degli attacchi osempre considerando pero' la stabilità generale. Quindi in definitiva per l'acquisto di una tavola da snow possiamo affermare che il tutto è deciso, a parte il fattore economico ovviamente, dai seguenti fattori:

-capacità dello snowboarder;
-disciplina praticata;
-peso corporeo;
-altezza.

L'attrezzatura da snowboard si compone essenzialmente da:
-Tavola;
-Attacchi;
-Scarponi;
-Abbigliamento.

TAVOLA.
Gli sviluppatori di attrezzi da snow hanno potuto sviluppare tipi di tavole diverse a seconda il tipo di snowboard che si fa', cosi' come succede per gli sci. Possiamo così distinguere tre categorie: -tavole allround (sono tavole arrotondate);

-tavole alpinboard / raceboard (tavole piu' squadrate adatte per le gare);
-tavole freestyleboard (per freestyle quindi per trick e halfpipe). Per quanto riguarda invece la tecnica con cui sono progettate esse si differiscono in:

-tecnica con anima di legno (costruzione classica a nido d'ape);
-tecnica a sandwich (la piu' costosa su cui si trovano incollati diversi strati di materiali diversi); -tecnica schiumata (dal prezzo non troppo elevato, la schiuma viene pressata in uno stampo).

In una tavola sono presenti la curvatura o ponte (lo snow è leggermente incurvato negli attacchi, una curvatura pronunciata ha buona presa sul ghiaccio ma poca manovrabilità), l'elasticità (questa influisce sulle caratteristiche di sciata, una tavola dura offre presa sul ghiaccio ma poca manovrabilità, mentre una tavola morbida offre maggiore facilità di manovre e curvatura a scapito pero' della tranquillità di andatura), la sciancatura (sono i profili laterali della tavola, piu' sono pronunciati piu' strette saranno le curve e viceversa), la lunghezza delle lamine (maggiore è la lunghezza delle lamine e migliore sarà l'appoggio sulle curve e la tenuta su neve dura o ghiaccio), la soletta (è la superfice su cui scorre la tavola e ne esistono di vari tipi di materiali in commercio, essa puo' essere di forma convessa o piana), e la forma della punta e della coda (questa viene determinata a seconda che uso se ne farà della tavola, quindi avremo le tavole da freestyle con punte e code arrotondate o tavole da race con punte e code piu' strette e squadrate, da citare è la coda detta "a coda di rondine" caratterizzata da una V nella coda usata soprattutto nella neve alta).

TIPI DI TAVOLE CARATTERISTICHE IMPIEGO CAPACITA'
Tavole Allround per principianti Lunghezza:150-165 cm. Da morbida a medio dura. Sia alpine che freestyle per piste ben battute e limitatà velocità.
Limitata Tavole Allround per non principianti e tavole Freeriding Lunghezza:155-180 cm. Medio dura. Per alpine allround o freestyle allround con limitata velocità. Qualche movimento nel freestyle e capacità di dominare le curve.
Tavole per Freestyle e Halfpipe Lunghezza: 140-160 cm Da morbida a medio dura.
Halfpipe, gobbe, freeriding, pendii medi e ripidi con velocità da bassa a alta. Dominio sicuro su tutti i movimenti sia in aria che in neve. Tavole per Alpine e da gara Lunghezza: 155-170 cm Da medio dura a dura. Piste ghiacciate, pendii anche ripidi e gobbe con velocità da medio a molto alta. Dominio sicuro su tutte le curve e tutti i tipi di neve.

ATTACCHI
La scelta degli attacchi è piu' semplice rispetto alla tavola anche perchè in commercio ne esistono essenzialmente di due tipi: -Attacchi a piastra (si possono utilizzare con scarponi rigidi da snowboard e dispongono di un sistema di bloccaggio composto da due archetti uno posteriore e uno anteriore, tipo attacchi da sci e viene solitamente montato su tavole alpine); -Attacchi a guscio (Usate nel freestyle e halfpipe in quanto danno una grande libertà di movimento e sono per lo piu' usati con gli scarponi morbidi). Va' anche regolata l'angolazione sia posteriore che anteriore in base al tipo di snowboard che si fa' e precisamente se si fà allround (anteriore 40°-45° e posteriore 35°-40°), o freestyle (anteriore 5°-35° posteriore 0°-10°) o alpine anteriore 45°-60° e posteriore 40°-50°). ALTEZZA RIDER (cm) DISTANZA TRA GLI ATTACCHI (cm) 150 38-40 160 39-41 170 40-42 180 41-43 190 42-44 200 44-45 Gli attacchi step-in e gli attacchi tradizionali a gusci o rocchetti hanno il vantaggio di dare una grande libertà di movimento ma tra di loro hanno delle fondamentali differenze e quindi vantaggi l'uno e svantaggi l'altro e viceversa Gli attacchi tradizionali a rocchetti hanno il vantaggio di poter essere regolati aproprio piacimento, stringerli o allentarli, e gli scarponi non devono essere della stessa marca degli attacchi ma sono tra di loro tutti compatibili. Svantaggio sicuramente è quello di slacciarli e riallacciarli ad ogni discesa e quindi perdita di tempo sedendosi sulla neve. Gli attacchi step-in invece sono praticissimi e si agganciano in un attimo e soprattutto nelle seggiovie suscitano l'invidia dei rider con gli attacchi tradizionali e sono comodi nei tratti in pianura dove in un attimo si sganciano e permettono di dare due zampate per superare il dislivello per poi subito riagganciarli. Svantaggio potrebbe essere invece che la neve si attacca tra scarpone e attacco e quindi necessitano di una buona pulizia cosa non necessaria invece con quelli tradizionali. La regolazione degli attacchi influisce in modo importante sull'assetto dello snowboard, ne influenza la capacità di curvatura, l'andamento su neve fresca o su ghiaccio, l'esecuzione dei trick e l'evoluzione dell'apprendimento di questo sport. La regolazione è molto personale, prima di trovare quella giusta potreste metterci un po' e dovete cambiare per capire quella giusta magari portandovi dietro quando andate a surfare quei comodi kit con cacciavite incorporato per cambiare la regolazione tra una discesa e l'altra e capire qual'è quella giusta. In linea di massima comunque la regolazione puo' avere delle linee generali sia per quanto concerne l'angolo che la distanza tra gli attacchi stessi. L'angolo dell'attacco puo' variare a seconda che si pratichi freestyle, allround o alpine.Se praticate freestyle e halspipe l'angolo dell'attacco anteriore dovrebbe essere compreso tra 5°-35° mentre varia tra 0°-10° per quello posteriore. Se invece siete per alpine o race quello anteriore va regolato a 45°-60° e quello posteriore a 40°-50°. Infine per tavole allround l'angolo dell'attacco anteriore dovrebbe essere compreso in 40°-45° e 35°-40° quello posteriore. La distanza tra i due attacchi invece è influenzata dall'altezza del rider e sostanzialmente se siete alti 150 cm la distanza deve essere 38-40cm , 160 cm corrisponde 39-41cm, per altezze di 170cm distanza di 40-42 cm, 180 cm con 41-43 cm, 190 cm intorno ai 42-44 cm e se siete degli omoni di 200 cm la vostra distanza è di 44-45mc. Comunque regolatevi a vostro piacimento e le misure sopra riportate sono di puro riferimento per aiutarvi a partire per capire la vostra giusta regolazione, per sentire sempre piu' vostra la tavola e lo snowboard Gli attacchi nello snowboard servono per fissare il piede alla tavola, e nel corso degli anni hanno subito notevoli trasformazioni grazie anche al continuo impegno delle case produttrici. Sostanzialmente possiamo distinguere due tipi di attacchi: quelli classici a cricchetto (usati nel freestyle e halfpipe) e queeli step-in (di più facile uso ma più rigidi). Potete trovare un'apposita sezione dove vengono messi a confronto questi due tipi di attacchi per scegliere quello più adatto alle vostre esigenze all'interno di SnowStyle.it ( step-in o classici ). Infatti questi tipi di attacchi hanno praticamente diviso in due il mondo dei rider riscuotendo successo dall'una o dall'altra parte, quelli classici per la comodità e quelli step-in per la praticità. E' anche vero che una caratteristica non nega l'altra così si possono comunque avere attacchi a cricchetto pratici (ad allacciarli ci metti pochi secondi) e attacchi step-in comodi (qualcuno li usa comunque nei salti)!

SCARPONI
La scelta dello scarpone dipende da tipo di attacco montato sulla tavola da snowboard. Quindi avremo essenzialmente due tipi di scarponi:
-Hardboot o scarponi rigidi (sono usati insieme agli attacchi a piastra e somigliano ai loro gemelli degli sciatori, sono formati da una scarpa esterna e da una interna e questo tipo di scarpone deve calzare in modo perfetto garantendo ottima sensibilità);
-Softboot o scarponi morbidi (sono usati insieme agli attacchi a guscio e viene fissato tramite dei lacci e chiusure a scatto e viene usato nel mondo del freestyle in quanto da' una grande libertà di movimento).

ABBIGLIAMENTO. L'abbigliamento dello snowboarder è caratterizzato da funzionalità e moda. Comunque l'abbigliamento presenta dei rinforzi nei punti piu' sensibili e critici del corpo come nelle ginocchia o nel fondo schiena e larghi in modo da avere una grande libertà di movimento.Altro rinforzo è presente nei guanti che sono sottoposti continuamente ad usura e da non dimenticare sono le maschere importanti per proteggere dai raggi ultravioletti e da nevischi.

Scritto da: 100-one Tonale

venerdì 27 febbraio 2009

Vittorio Amedeo II Duca di Savoia torna in Galleria dopo un lungo esilio "Galleria in Galleria "



La "Signora" Galleria V. Emanuele II arreda i suoi Saloni al Sette Stelle, con opere d'arte dal '500 e al '700 e mobili ed arazzi, ritrovando i gioielli persi in questi ultimi cento anni Grazie alla gentile concessione del grande Gallerista Baratti la "Vecchia Signora" torna risplendere, riportando nei suoi ambienti i grandi nomi, i grandi personaggi che hanno cambiato la Storia. Vittorio Amedeo II Duca di Savoia e Re di Sardegna, Sua Eccellenza il Visconti dipinto da Felice Biella e i grandi pittori toscani come Jacopo Vignali (Arezzo 1592-Firenze 1644) e Domenico Pugliani (Firenze 1589-1658) tornano in Galleria. Le grandi sculture appartenenti alle collezioni private di grandi esperti, gli arazzi fiamminghi del XVI - XVII secolo hanno scelto di abitare la "Galleria nella Galleria", a contatto con la Storia. Da questa settimana sono appesi nel Salone al piano nobile della Galleria V. Emanuele II. Per prenotare una visita guidata è possibile fare richiesta scrivendo a giorgio.baratti@libero.it La Collezione di Arte Antica di Giorgio Baratti è nata nel 1982. Specializzata in dipinti antichi, mobili del XVII e XVIII secolo e sculture. Giorgio Baratti inizia la sua attività di antiquario già nel 1964, diviene poi consulente della National Gallery di Washington, del Metropolitan Museum of Art di New York. "Come una vera Casa Privata qui si entra solo se invitati o se si è ospiti " - così afferma Alessandro Rosso, padrone di casa dell' elegante dimora di lusso all'interno della Galleria Vittorio Emanuele II. "Il Ristorante La Sinfonia propone un menù ad hoc per ogni ospite, creato e disegnato come un abito sartoriale dallo Chef Giacomo Gaspari". Seven Stars Galleria, una Casa a 7 stelle nel cuore di Milano, propone nuovo concetto di lusso, nello splendido panorama della Galleria V. Emanuele II, regalando a Milano il migliore biglietto da visita di ogni grande Città. All'interno di questa nuova Casa di Lusso ogni ospite è seguito da un Maggiordomo personale, che può parlare ogni lingua straniera e che diventa per l'ospite stesso un efficiente Personal Assistant.

Scritto da: Varvara Parfenii

Una golosità tutta calabrese: la liquirizia Amarelli.



In rete vi sono vari siti di commercio elettronico che propongono prodotti tipici calabresi, ma scovando più approfonditamente www.saporidellasibaritide.it fa della liquirizia Amarelli una apposita famiglia di prodotto, per l'amore che la lega a quella regione, la vicinanza con la fonte di approvvigionamento, la possibilità di scelta nelle varie proposte che l'azienda produttrice offre. La pianta della liquirizia (Glycyrrhiza glabra) è conosciuta ed impiegata da molti secoli e cresce in molti paesi, ma – secondo quanto afferma l'autorevole Enciclopedia Britannica – la migliore qualità di liquirizia "is made in Calabria". La storia della relativa trasformazione è molto antica. La famiglia dei Baroni Amarelli si dedica all'estrazione del succo di liquirizia già dal 1500, alternando alla cura del proprio patrimonio agricolo anche un forte impegno militare e culturale. Nel 1731 viene fondato l'attuale "concio" Amarelli, alla cui attività fu dato particolare impulso nel 1800 con il miglioramento dei trasporti marittimi e con i privilegi e le agevolazioni fiscali concesse dai Borbone a queste industrie tipiche. Dal 1840 in poi vi è testimonianza dell'attività di Domenico Amarelli e dei suoi discendenti, fino a giungere a Nicola, che nel 1907 ammodernò la lavorazione con due caldaie a vapore. Da allora la Amarelli ha incrementato sempre più la sua attività, rimanendo erede pressoché unica di una tradizione tipica della Regione Calabria. La gamma dei prodotti comprende tutto quanto si può ricavare dalle radici di liquirizia, svariando e stimolando la curiosità e il palato dei loro internauti:si va,così, dalla liquirizia pura e dal profumo naturale, in tozzetti più grossi (Medaglie) o a pezzetti di più piccole dimensioni, da tenere sempre con se' per qualunque evenienza (Spezzata e Spezzatina); con l'aggiunta di aroma di anice (Rombetti) o di menta (Favette); alle liquirizie gommose profumate all'arancia della Calabria (Morette); oppure agli accattivanti "bottoncini" aromatizzati alla violetta (Senatori), un gusto unico che si dirama per tutto l'ambiente circostante; o, ancora, ricordando i pastigliacci a forma di macchinine , di pesciolini o altre strane forme, di una infanzia più o meno lontana (Assabesi); ed infine, delizie per i più piccini, la liquirizia confettata (Bianconeri) , o quella celata in opportune pietruzze di mare (Sassolini). E che dire, poi, se il gelato fatto in casa, o da specializzate "gelaterie", utilizza la polvere di liquirizia Amarelli, sì da farne una preparazione originale, dal gusto sincero della vera liquirizia calabrese; ovvero utilizzarne un po' in svariati usi di cucina (ad esempio il risotto allo zafferano,o il classico liquore alla liquirizia), con un connubio dolce/amaro di tutto riguardo?? A richiesta può essere commissionata presso lo stesso portale, e disponibile in virtù di una forte tradizione meridionale, secondo la quale "non si butta via nulla", neanche gli scarti della lavorazione. La particolare attenzione che la famiglia Amarelli ha dedicato al prodotto ha portato alla inaugurazione di un apposito Museo della liquirizia "Giorgio Amarelli", inserito in un antico fabbricato di famiglia opportunamente restaurato. Ne è stata voluta fortemente la realizzazione, nel desiderio di presentare al pubblico una singolare esperienza imprenditoriale, nonché la storia di un prodotto unico del territorio calabrese: in mostra preziosi cimeli di famiglia, utensili agricoli, una collezione di abiti antichi e, infine, macchine per la lavorazione della liquirizia, documenti d'archivio, libri e grafica d'epoca. Interessante ed allettante è la visita che si può svolgere alla struttura, visto che è consentito assistere a buona parte della filiera, dalla estrazione della radice, alla creazione dei filati di liquirizia, alla concreta produzione oltre che, naturalmente, avere opportuna notizia della storia aziendale e delle modalità di coltivazione della radice. Una eventuale opportuna passeggiata in loco denota come si sia creato un riuscito connubio di artigianalità e tecnologia in tutte le fasi di trasformazione, a partire dalla materia prima fino al prodotto finito, considerando che buona parte della stessa avviene nell'antico "concio", luogo tradizionale di produzione, supportando la stessa con reparti ormai sofisticatamente computerizzati, ma sempre sotto la supervisione del "mastro liquoriziaio", il quale sorveglia opportunamente il giusto grado di solidificazione dei filati di liquirizia. La pasta densa, lucidissima assume le svariate forme, mediante macchinari all'uopo creati sulla scorta dell'esperienza aziendale, e delle esigenze del mercato. Se ciò serve a stuzzicare la vostra golosità, val la pena ridimensionare la nomea secondo la quale la liquirizia fa aumentare la pressione sanguigna:sarà pur vero, ma come per tutti gli alimenti, basta essere moderati negli usi!! E poi che dire delle sue proprietà terapeutiche contro influenza e raffreddore?? Provare per credere…

Scritto da: Giorgio Candia www.saporidellasibaritide.it

Mostra a Roma dal 14 marzo: "VENENUM ET MEDICAMENTUM" - alla Dorothy Circus Gallery



"Ad ogni azione corrisponde sempre una reazione uguale e contraria"- (Isaac Newton) "Venenum et medicamentum", veleno e antidoto. Dorothy Circus Gallery ha scelto questo binomio latino per dare il nome alla mostra dell'artista lituana Natalie Shau, in programma dal 14 marzo al 25 aprile 2009 presso la galleria di via Nuoro 17 a Roma. Un binomio che richiama un tema trattato dai pensatori fin dall'antichità: la natura e il suo doppio. Ciò che è veleno in natura può essere antidoto nella scienza. L'indagine figurativa di Natalie Shau proposta dalla Dorothy Circus Gallery si sviluppa in sedici soggetti che nascono dalle sperimentazioni digitali dell'artista lituana e rappresentano i diversi stadi della crescita in cui l'essere, generalmente femminile, si pone in relazione a ciò che lo circonda. Ingenuità, curiosità, scoperta. Il male e la sofferenza, che giungono a sfociare nell'autolesionismo. Nelle sue opere, la Shau si interroga sulle difficili declinazioni dell'io, passando attraverso i mutevoli conflitti entro i quali si sviluppa la coesistenza di principi contraddittori. CONTATTI: LUOGO: DOROTHY CIRCUS GALLERY DOVE: Via Nuoro, 17 - Roma Tel.: +39 06 7021179 info@dorothycircusgallery.com www.dorothycircusgallery.com Ufficio Stampa Rossana Tosto Cell. +39 333 4044306 rossanatosto@gmail.com rossanatosto@gmail.com BIOGRAFIA: Natalie SHAU è nata ventitré anni fa a Vilnius (Lituania). Lavora principalmente con tecniche digitali. Le sue opere sono un mix fra la manipolazione delle immagini, elementi in 3D e il disegno e l'illustrazione digitali. Ama realizzare creature surreali e strane, fragili e forti al tempo stesso. Nel suo stile si notano influenze di origini molto diverse fra loro: da quelle di varie religioni a quelle del mondo della fantasia, ai dipinti classici e moderni. Il lavoro di Natalie Shau si estende anche a collaborazioni con il mondo della musica, della letteratura e della moda. Tra le etichette musicali: Island Def Jam , Sony BMG, Nuclear Blast, Century Media ,Trisol. Tra le illustrazioni per firme d'alta moda si segnalano i progetti realizzati per Lydia Courteille Jewellery. ...... Dorothy Circus Gallery è uno spazio romano dedicato alle nuove tendenze dell'arte figurativa e al pop surrealism, tra i più vitali ed emozionanti movimenti recenti dell'arte contemporanea. La galleria è situata nel quartiere Pigneto nei pressi di un antico acquedotto romano, che nella sua classicità risulta la perfetta location per gli interni surreal-chic della superficie espositiva. Dorothy Circus Gallery non è solamente una galleria d'arte, ma un punto d'incontro per appassionati e collezionisti in cerca di nuove proposte e realtà ben consolidate sul mercato dell'arte. Un vero e proprio spazio multiculturale che si propone di offrire una serie di mostre altamente selezionate e di valore istituzionale.

Scritto da: Rossana Tosto

giovedì 26 febbraio 2009

Sandro Vita insegna a gestire le proprie emozioni negli investimenti



Edito da Sperling & Kupfer, "I nostri soldi" di Sandro Vita, con un linguaggio semplice e alla portata di tutti, illustra quali strumenti si hanno a disposizione per gestire il denaro in modo attento e oculato. In un momento di crisi finanziaria come quello attuale è normale che si presentino angoscia e paure, ma diviene fondamentale controllare le proprie emozioni: "Se non sai gestire le tue emozioni non sai gestire i tuoi soldi" afferma Warren Buffet. Questa guida insegna come fare, dando preziosi consigli e suggerimenti per investire in modo corretto e consapevole in ogni situazione. L'autore è convinto che questo periodo di recessione e di crisi, mai così forte dal dopoguerra ad oggi, possa rappresentare una grande opportunità come è accaduto in tutte le crisi passate, proprio nel periodo più nero. Sempre Warren Buffet sostiene che "il momento giusto per investire è quando abbondano le cattive notizie e tutti hanno paura" (CorrierEconomia, 16 febbraio 2009). "I nostri soldi" analizza gli elementi che portano razionalmente a queste conclusioni, con basi che vanno oltre la semplice cronaca, spesso trasudante di emotività, perché supportate dalla razionalità della storia. Quest'analisi, e qui sta la grande unicità, viene fatta declinando i grandi temi della finanza con un linguaggio pieno di esempi e alla portata di tutti, per arrivare a ragionare con la propria testa. Giuseppe Mascitelli, AD di Mediolanum Comunicazione, intervenuto alla presentazione del libro, ha dichiarato: "Questo libro dà l'opportunità all'investitore di conoscere gli strumenti più adatti per gestire i propri soldi perché è il concentrato del know how della ventennale esperienza di Sandro Vita messa a disposizione di tutti". In aiuto del risparmiatore, oltre al libro, un sito interattivo in cui, oltre ad informazioni sul volume e l'autore, è possibile trovare un prolungamento del libro stesso, una lettura 'guidata' delle vicende di questo 2009 che tanto possono preoccupare. In 'calcoliamo insieme' si dà una risposta alle domande che più frequentemente si pone il risparmiatore: per ottenere un capitale in un certo tempo e con un certo tasso quanto dovrei versare? E quanto se accantonassi un 'tanto al mese'? Con una certa rata mensile, quanto capitale potrei avere erogato da un mutuo per diverse durate? Quanto cambia se a tasso fisso o variabile? Quanto dovrei accantonare per avere una cifra per quando smetterò di lavorare? Quanto incide rinviare? Cliccando invece sulla finestra 'entra in contatto con l'autore' e registrandosi, si può scrivere a Sandro Vita segnalando materiale che potrà essere pubblicato o inviare suggerimenti. "I nostri soldi", con prefazione di Ennio Doris e postfazione di Giuseppe Mascitelli, dà un ottimistico punto di vista sugli investimenti perché, come recita la quarta di copertina, "dopo l'inverno arriva sempre la primavera, anche nei mercati". http://www.inostrisoldi.com Sandro Vita è attualmente il responsabile della Comunicazione Interna di Mediolanum Comunicazione Spa. Nel 2008 si è occupato della serie televisiva di successo "Angeli e demoni della finanza" in onda su Mediolanum Channel, canale 803 di Sky.

Scritto da: Laura Podda

mercoledì 25 febbraio 2009

Marketing Sensoriale: in uscita il nuovo libro.

Sta per uscire la nuova creazione editoriale del progetto MDS (Marketing dei Sensi), si intitola "Marketing Sensoriale." e insieme agli autori Alessandro Miani, Marialuisa Tonielli e Gianfranco Virardi c'è Susanna Messaggio, giornalista e volto noto del piccolo schermo. Un testo ancora più ricco che esplora il marketing in tutti i sensi: vista, udito, tatto, gusto, olfatto. Un lavoro che ha visti impegnati gli autori in una approfondita ricerca sul campo, per offrire uno strumento efficace per gli addetti ai lavori e non solo. Marketing Sensoriale – 5 sensi per comunicare, vendere e comprare. Logo Fausto Lupetti Editore 232 pagine - 13 capitoli - 36 figure – 26 esercitazioni – Glossario e approfondimenti

Scritto da: Alessio Natalio

Depeche Mode - Wrong !!!



I Depeche Mode, mitico gruppo inglese di musica pop con spiccata tendenza elettronica,
hanno finalmente presentato all'evento Echo Awards tenutosi a Berlino lo scorso 21 febbraio,
il loro ultimo singolo (in vendita solo dal prossimo Aprile, mese in cui uscirà il loro ultimo e attesissimo album in studio, Sounds of the Universe). Ecco il video, in High Quality che ho trovato su youtube. Splendido!



E questo è il nuovo video in anteprima assoluta




Ed ecco il testo della canzone :)

I was born with the wrong sign
In the wrong house
With the wrong ascendancy
I took the wrong road
That led to the wrong tendencies
I was in the wrong place at the wrong time
For the wrong reason and the wrong rhyme
On the wrong day of the wrong week
Used the wrong method
with the wrong technique
Wrong

Theres something wrong with me
Chemically
Something wrong with me
Inherently
The wrong mix in the wrong genes
I reached the wrong ends
by the wrong means
It was the wrong plan
In the wrong hands
With the wrong theory for the wrong man
The wrong lies, on the wrong vibes
The wrong questions with the wrong replies
Wrong

I was marching to the wrong drum
With the wrong scum
Pissing out the wrong energy
Using all the wrong lines
And the wrong signs
With the wrong intensity
I was on the wrong page of the wrong book
With the wrong rendition of the wrong hook
Made the wrong move, every wrong night
With the wrong tune played
till it sounded right
Wrong

Too long
Wrong
(X4)

I was born with the wrong sign
In the wrong house
With the wrong ascendancy
I took the wrong road
That led to the wrong tendencies
I was in the wrong place at the wrong time
For the wrong reason and the wrong rhyme
On the wrong day of the wrong week
Used the wrong method
with the wrong technique
Wrong

Martin L. Gore
Depeche Mode

martedì 24 febbraio 2009

Michele D'Ambrini - "Come quando fuori piove"

In uscita il secondo singolo di Michele D'Ambrini disponibile su iTunes e nei digital stores distribuito da BELIEVE Digital il nuovo singolo di Michele D'Ambrini "Come quando fuori piove" Prodotto, come il precedente singolo "Terzo Mondo", dal coautore Daniele Testi per la parte artistica e da Marco Mori e Sandro Danese per Edizioni Golfo dei Poeti, "Come quando fuori piove" è un brano sulla difficoltà di capire quando un rapporto tra uomo e donna chiede di più della semplice amicizia e dell' incapacità dei protagonisti di trovare il modo di dirselo. Del brano sarà disponibile anche un videoclip prodotto dalla Bluescreen di Roma per la regia di Giovanni Toro. Il singolo farà parte dell' EP disponibile, a breve, sempre su piattaforma BELIEVE Digital. www.micheledambrini.it www.itunes.com/micheledambrini www.edizionigolfodeipoeti.it www.riservasonora.it

Scritto da: riservasonora

giovedì 19 febbraio 2009

Design dalle radici profonde, creatività, tecnologia e innovazione al centro dellInnovative Day

Monza, 19 febbraio 2009. Proprio in occasione del quarto compleanno del protocollo di Kyoto, il trattato internazionale in materia ambientale sul riscaldamento globale (entrato in vigore il 16 febbraio 2005), si è tenuto un incontro centrato sul 'Deep Design', il design dalle radici profonde, che non vuole essere soltanto attento all'estetica, come avveniva per il design degli anni '80, ma anche alla tutela ambientale e alla condivisione con gli utenti. La conversazione ha costituito la prima parte dell'Innovative Day, la giornata dedicata alla creatività e all'innovazione, in collaborazione con Innovhub e svoltasi presso la Camera di Commercio di Monza e Brianza. L'open day è proseguito con la presentazione della ricerca psicolinguistica 'Monza Futura', condotta da Psycho Research, con il workshop 'CreaAttività', volto a migliorare le proprie capacità creative ed infine con il laboratorio 'Dire/fare', in cui è state mostrate alcune piattaforme web 2.0. L'Innovative Day ha reso il concetto di creatività ed innovazione un fattore concreto, un terreno d'elezione sul quale competere e uno strumento indispensabile per emergere nell'era della globalizzazione. Il claim dell'open day è stato 'l'innovazione vuol dire più idee, più produttività, più successo insieme ad un maggior risparmio', il suo strumento il 'learning by doing' e la visione 'creative oriented'. Hanno partecipato alla prima parte della giornata 'Deep design: un design innovativo con le radici' figure di differente estrazione professionale: designers, architetti, ricercatori ed esperti di nuove tecnologie si sono confrontati con rappresentanti delle istituzioni, uomini d'azienda, giornalisti e bloggers, dando vita ad una conversazione informale in nome della condivisione della conoscenza. L'incontro si è svolto contemporaneamente in due sale, in cui, accanto agli intervenuti per la conversazione, erano seduti gli uditori e ha visto la presenza di Mina Pirovano e Paolo Barichella (Simpeg Eating Evolution), Maral Kinran (vincitrice Samsung Young Design Award), Sergio Tonfi (Philips), Davide Casali (Maison, the), Fulvio Alvisi (Alvisi & Alvisi), Gaetano Grizzanti (Univisual), Enrico Miglino (Contesti.eu) e Lucia Enrici (Il Giornale dell'Architettura) nella Sala Quadrato, condotti da uno dei due promotori dell'Innovative Day, Fabrizio Bellavista (Psycho Research). L'altro promotore, Massimo Giordani (Time & Mind), ha fatto da facilitatore nella Sala Rettangolo, in cui si sono riuniti, sempre accanto agli uditori, Ilaria Massari (Reindustria), Matteo Capra e Dario Abate (Ormadesign), Alberto D'Ottavi (Infoservi.it), Angelo Rondi (Umania), Davide Agostoni (Lumen Group), Giacomo Longoni (G Design), Clara Ceppa (Politecnico di Torino) e Piero di Camillo (ITIM). L'idea di design emersa si riassume nella necessità di andare incontro ai bisogni delle PMI e a quelle del consumatore. Per fare ciò il design deve scaturire dalla coopetition tra intervento pubblico, gestione privata, ricerca e formazione, oltre a possedere semplicità e funzionalità. Uno dei punti importanti scaturiti dall'incontro è la centralità del design sull'uomo; il futuro sta infatti nella personalizzazione, capace di creare socializzazione e frutto della co-creation, l'apporto creativo individuale prodotto dai contenuti generati dagli utenti che si sta materializzando nella trasformazione e reinterpretazione degli oggetti fisici. Caratteristiche indispensabili di un oggetto di design moderno sono inoltre l'emozionalità, l'attenzione all'ambiente (deve essere fatto con materiale non solo riciclabile, ma anche riciclato) e la capacità di adattamento ad ogni ambiente naturale e sociale al fine di migliorare la qualità della vita dovunque e a chiunque. In Italia esistono solide basi per un'innovazione solida e progressiva in questo campo: secondo Chris Anderson "il modello della PMI italiana è il modello del XXI secolo", anche in un momento di recessione. La crisi di cui tanto si parla può infatti divenire un'opportunità se ci si focalizza sulle esigenze da una parte dei clienti, dall'altra degli utenti e se si utilizzano i nuovi strumenti tecnologici: "bisogna tradurre in software tutto quello che si può" sostiene Anderson. Dopo un lunch all'insegna dell'innovazione, preparato secondo i dettami del Food Design di Riccardo Marcialis, l'Innovative Day ha ripreso il suo percorso con 'Monza Futura', presentazione di una 'ricerca psicolinguistica per una città ideale' a cura di Psycho-Reserach e illustrata da Fabrizio Bellavista. Questa ricerca è frutto di una serie di circa 1.000 interviste incrociate con il software-database neurale di Psycho-Research che individua il paradigma dei codici efficaci collettivi. Il risultato della ricerca ha evidenziato che il concetto di Monza "reale" presenta un sistema percettivo che alla base possiede una non polarizzazione emotiva; il suo posizionamento è risultato all'interno dell'area megalomanitica, all'incrocio tra eccitazione ed aggressività, mentre quello di Monza ideale cade nell'area ludica, tra felicità e serenità. Monza emerge quindi molto o troppo connesse a stereotipi genitoriali, maturi, legati all'imprenditoria laboriosa, ma con una visione ed un percepito passato, legato all'immobilismo ancora da "postumi del boom industriale". Monza ideale tende a sollevare una domanda di "illuminazione" di leadership e rinascimento postindustriale a cui si chiede di inventare un futuro, un nuovo concetto di industria e di energia puliti, che coniuga la qualità della vita, il lavoro, l'aggregazione e la natura. I due workshop che hanno concluso la giornata, 'CreaAttività - Più idee, migliori idee' a cura di Massimo Soriani Bellavista (Creattività Srl) e 'Dire/fare', presentato da Massimo Giordani, si sono concentrati sull'applicazione della creatività e l'utilizzo dei nuovi strumenti web 2.0. Il primo workshop è partito dalla definizione di creatività per passare poi a spiegare i diversi ed indispensabili momenti del percorso che porta a concretizzare un'idea creativa e ha concluso mostrando, attraverso alcuni esercizi, in che modo migliorare le proprie capacità creative. Il laboratorio'Dire/fare', partendo dalla definizione di Internet quale sistema complesso (che, secondo lo studio di Barabasi, ricalca i sistemi del mondo naturale) e dalla nuova mentalità che lo sostiene, ha illustrato l'utilità dei nuovi canali web 2.0 (wiki, blog, social network) e ne ha mostrato la facilità d'uso in diretta: è stato infatti attivato un blog su Wordpress e postata una foto su Flickr. I promotori dell'Innovative Day Fabrizio Bellavista e Massimo Giordani hanno tirato le fila dei concetti e degli stimoli espressi durante questa giornata. "L'innovazione non è più un concetto lontano: ho visto - ha dichiarato Bellavista - durante l'incontro della mattina l'innovazione scesa sul campo con forza, determinazione e più attenzione ai valori umani"; "Un incontro ad elevata concentrazione esperienziale in ambiti molto diversi fra loro. Il risultato è stato un'ibridazione di idee davvero interessante e molto stimolante in un momento in cui le idee possono prendere concretezza grazie alle rapide trasformazioni in corso" ha aggiunto Giordani. Innovative Day L'Innovative Day, nato un'idea di Fabrizio Bellavista e Massimo Giordani, è un open day organizzato per diffondere la cultura della tecnologia, della creatività e dell'innovazione con una metodologia basata sul 'learning by doing'. Giunto alla sua quarta edizione, è stato inserito anche nelle attività della rete europea EEN "Enterprise europe network" relativa al programma comunitario CIP "competitiveness and innovation frame work programme 2007-2011". Innovhub Innovhub è l'Azienda Speciale della Camera di Commercio di Milano, Monza e Brianza per l'Innovazione ed è nata all'inizio del 2008 come evoluzione dell'Euro Info Centre, l'Azienda Speciale creata nel 1987 per fornire servizi di informazione ed assistenza tecnica sulle varie tematiche della legislazione comunitaria. Una specializzazione sempre più forte sui temi dell'innovazione, del trasferimento di tecnologia, dei finanziamenti per la ricerca e sviluppo coerentemente con le politiche di indirizzo della Camera di Commercio di Milano ha portato a questa evoluzione. Innovhub ha il compito di promuovere l'innovazione – gestionale, organizzativa, tecnologica - e la competitività del sistema imprenditoriale con gli obiettivi di: - promuovere la creazione di un ambiente favorevole allo sviluppo dei processi innovativi e di una cultura d'impresa orientata all'innovazione; - promuovere la progettazione e lo sviluppo di servizi a supporto dell'innovazione nelle imprese, anche in collaborazione con strutture di eccellenza. Info: http://www.innovativeday.com/ http://innovativeday.blogspot.com/ http://innovativedaymonza.wikidot.com/conversazione/

Scritto da: Viviana Verin

mercoledì 18 febbraio 2009

CON LA GIUSTA INFORMAZIONE SI FA VERA PREVENZIONE



CON LA GIUSTA INFORMAZIONE SI FA VERA PREVENZIONE Oltre al divertimento, oltre la punizione Se sempre più giovani sconfinano nell'uso ed abuso di alcool e droghe varie, se il numero di incidenti dovuti a questi fattori è all'ordine del giorno, i provvedimenti si fanno più aspri. La proposta di introdurre il test anti droghe per i neo-patentati, in quattro città campione tra le quali la nostra Verona, può essere considerata dissuasiva. Ma la prevenzione e la comunicazione di dati corretti su cosa effettivamente le droghe siano e sugli effetti, a breve e lungo termine, su organismo, mente e vita dei giovani coinvolti, potrebbe essere decisiva nel contribuire all'aumento di consapevolezza e responsabilità. Con questo obiettivo gestori di discoteche e luoghi di svago, deputati al controllo senza peraltro averne gli strumenti, si pensi solo alla difficoltà di chiedere ad ogni ragazzo o ragazza i documenti alla cassa…hanno dato un segnale molto chiaro per proporre un modello alternativo, ove la cultura del divertimento si dissoci da quella dello "sballo"! E lo fanno con l'aiuto del "Dico No alla droga, dico Si alla Vita". Dopo i gestori del "Dehor" del Basso Garda, del "Dorian Grey" a Cà di David, Verona, del "Fura" di Lonato del Garda, del "Mascara" di Mantova, anche la Grande Mela di Sona e la sua direzione, ha aperto le porte ai volontari. Nella sola sera di San Valentino, nell'area del bowling, il messaggio DICO NO ALLA DROGA DICO SI'ALLA VITA è circolato di continuo sugli schermi ed ogni ragazzo o ragazza ha ricevuto la sua copia dell'opuscolo! In 4 ore ne sono state distribuite più di 1.000 copie, a sfatare il mito che i giovani non siano interessati… E nell'ultimo mese, per strade, negozi, discoteche e scuole, oltre 15.000 giovani, sono stati contattati da un invito alla vita e alla comprensione, che come tale penetra con positività. "Le droghe privano la vita delle gioie e delle sensazioni che sono comunque l'unica ragione di vivere", frase del filosofo ed umanitario L. Ron Hubbard ben si addice a queste serate, che stanno creando il giusto orientamento…alla vita! Emanuela Ghigo

Scritto da: Emanuela Ghigo

martedì 17 febbraio 2009

Affidabilità dei siti di commercio elettronico



Ciò che senza dubbio ha bloccato lo sviluppo del commercio elettronico in Italia è stata la sprovvedutezza di tanti imprenditori, i quali si sono affacciati a "valley of gold" di internet, pensando in breve tempo di trovare facile panacea ad ogni problema lavorativo, non sapendo però quanto sia difficile fidelizzare gli internauti, richiedendosi un duro lavoro di competenza, passione, costanza di impegno ed intreccio di relazioni, prima di poter dire di ottenerne dal relativo business una qualche soddisfazione. Non è, in pratica, come aprire un qualsiasi negozio dove, una volta alzata la saracinesca entra l'avventore di turno e, spontaneamente, ti dice "buongiorno, mi fa un caffè??". Ecco, quindi, che molte di queste avventure sono tragicamente terminate con frodi ai danni dei tanti consumatori, incertezze nelle relative consegne, problemi nell'assolvere agli impegni presi con ill malcapitato e sfortunato utente che ci ha degnati della sua considerazione, e dunque oscuramento in breve tempo delle vetrine virtuali. Non è facile, infatti, avere un buon riscontro da parte di chi ti segue, tramite un filo molto labile e sottilissimo da 100, 500…1000 e più chilometri di distanza. Ottenerne, al contrario, la sua fiducia e rispettabilità, significa aver creato un rapporto che difficilmente, poi, riuscirà semplice spezzare. E solo i risultati positivi (in termini di qualità dei prodotti consegnati, del servizio di spedizione, di assistenza in senso globale,ecc.) possono costruire questa maglia praticamente impenetrabile nel tempo. Ci sono aziende che, con fior di quattrini, hanno appalesato affidando la loro "degnabilità" ad entità terze di certificazione all'uopo create: ma è facile, se io pago qualcuno per dir bene di me, il risultato è presto ottenuto. www.saporidellasibaritide.it che opera in internet commercializzando prodotti tipici calabresi ha, al contrario, messo "a nudo" il giudizio sulla sua funzionalità, ottenendone il relativo riscontro da giudici imparziali e severi: proprio gli stessi utenti, che gli hanno affidato preventivamente il proprio "sonante" (vedi pagamento in carta di credito o con bonifico anticipato) a scatola chiusa, ed ottenendo il giudizio complessivo sul relativo "modus operandi" in termini, appunto, di customer service complessivo. Ed infatti, ha coraggiosamente posto nella home page del proprio portale un sistema di valutazione curato da cuge.org, mediante il quale ognuno,a propria discrezione, può esprimere un giudizio di merito in termini di merci e servizi forniti per come descritti, puntualità nelle consegne, trattamento e risoluzione di problemi e reclami, tempo medio impiegato nelle risposte ad eventuali dubbi, qualità delle medesime, rispetto di quanto proposto in termini di news e pubblicità inviate al proprio bacino di utenza, tempo medio di consegna (considerando comunque periodi di festività o cause di forza maggiore), ecc.. Dunque un sistema libero per la valutazione dei servizi e dell'affidabilità dei siti web data dai clienti stessi dei siti, creando nel contempo sicurezza tramite trasparenza. Ovviamente tale portale era sicuro del fatto suo, cioè di aver svolto a dovere nel tempo il "compitino", assolvendo appieno a tutti gli impegni assunti in sede di progettualità dell'impresa, altrimenti non si sarebbe assolutamente affacciato nell'ambito mercato di internet: ed è proprio quello che l'utente che naviga sulla rete vuole: sicurezza, certezza delle transazioni, soddisfazione e "assolutamente" nessun dubbio di eventuali frodi perpetrate nei loro confronti. Altrimenti le porte dei vari comitati di difesa consumatori sono sempre aperte; ma, torna sempre un arcano difficilmente risolvibile: val la pena per qualche centinaio di €uro aprire una contesa, della quale si conosce l'alba, ma non si sa mai quale sarà il relativo tramonto?? Con tale monitoraggio www.saporidellasibaritide.it è riuscita ad ottenere un "feedback" di alto livello e di tutto riguardo, potendo con certezza affermare di aver svolto a dovere il proprio lavoro, fugando ogni eventuale dubbio sulla tenuta aziendale nel tempo,e confidando serenamente nel sacrificio e nell'impegno fino ad oggi profuso.

Scritto da: Giorgio Candia www.saporidellasibaritide.it

lunedì 16 febbraio 2009

WuBook propone il "piano anti-crisi"

Sempre al fianco degli albergatori, il booking on line di WuBook organizza i prezzi in risposta alle esigenze del momento. Con la promozione "Insieme per il Turismo" le strutture ricettive possono continuare a godere di tutti i benefit della rivendita on line. WuBook si propone con un servizio senza provvigioni, con un canone annuo affrontabile anche da un piccolo b&b. Libera la rivendita da qualsiasi intermediario, rendendo il sito personale dell'hotel un prezioso alleato, capace di offrire un servizio internazionale, efficente e sicuro. Scopo dell'iniziativa: superare il momento di difficolta' con i giusti mezzi e uscirne con una nuova veste. Tutte le informazioni su www.wubook.net

Scritto da: wubook

venerdì 13 febbraio 2009

Primo corso di inglese Helen Doron Early English per bambini da 3 a 24 mesi a Messina

Tutti i genitori vogliono donare ai figli il migliore inizio per la vita. Per la prima volta in Sicilia, nel Learning Centre "Helen Doron Early English" di Messina, è stato avviato il corso di inglese per bambini da 3 a 24 mesi, Baby's Best Start, ad opera della direttrice Anne Lynch. Corso innovativo e unico nel suo genere, Baby's Best Start consente ai genitori di trovare nuove strade per interagire al meglio con i bambini e per offrire loro la possibilità di familiarizzare con i suoni della lingua inglese sin dai primi mesi di vita. Contribuisce inoltre allo sviluppo dell'emotività, dell'attività motoria e dell'autostima dei bambini, nonché al miglioramento del legame parentale. Il corso prevede attività guidate genitore-bambino, giochi, canti, stili e ritmi musicali diversi per lo sviluppo intellettuale, emotivo e fisico dei bambini e il divertimento dei genitori, che possono anche migliorare o imparare l'inglese. Gioia e divertimento per genitori e bambini… insieme! A fine corso i bambini avranno acquisito familiarità con circa 550 parole, potranno capire o cantare 24 canzoni in inglese (appositamente create per il corso, con musica etnica) e avranno assorbito suoni, strutture, rime e storie in inglese. La missione dell'Helen Doron Group continua: far la differenza nel mondo dell'educazione dei bambini, sviluppando metodologie all'avanguardia, programmi divertenti e materiale didattico di qualità, incoraggiando la creatività naturale di ciascuno di loro e creando innovazione.

Scritto da: Anne Lynch

La grande mostra sull'arte trecentesca a Roma

La Mostra Giotto e il Trecento (Roma, Vittoriano, dal 6 marzo al 29 giugno 2009) dopo la grande mostra dedicata a Picasso tenuta nella stessa sede si prospetta come uno degli eventi della primavera-estate romana 2009. Protagonista sarà la grande rivoluzione pittorica che ci ha fatto passare dal Medioevo all'arte rinascimentale, quel secolo memorabile che nelle arti ha prodotto geni assoluti come Dante, Petrarca, Boccaccio, o appena prima i maestri della scultura come i Pisano e Arnofo da Cambio. Il trecento non solo di Giotto (di cui saranno esposte 20 tele) ma di tutta l'arte italiana con ben 150 opere in esposizione in prestito dalle maggiori istituzioni museali del globo. Quello del Vittoriano si propone come un vero evento artistico: per riuscire ad allestire la mostra e soprattutto per coprire i costi assicurativi sono stati stanziati in tutto oltre tre milioni di euro. Ma si potranno ammirare opere uniche e molto preziose, molte anche restaurate e rimesse a nuovo proprio per l'esposizione romana. Nelle diverse sezioni della mostra si cercherà di analizzare il periodo giovanile della formazione artistica, il rapporto assolutamente personale di Giotto con lo stile classico e il gotico, gli influssi su di lui e sull'arte italiana che arrivavano dagli artisti di oltralpe, in particolare francesi, i lavori di Giotto fatti in giro per la penisola tra Roma, Firenze, Napoli, Padova, Milano.

Per maggiori info voiaganto.

Scritto da: www.voiaganto.it

mercoledì 11 febbraio 2009

La creatività, propulsore per uscire dalla recessione

Creativitaly, il collettore della creative class, ha contattato e intervistato, in occasione dell'Anno Europeo della Creatività e Innovazione, una serie di personaggi nell'ambito della comunicazione e dell'azienda. Fabrizio Bellavista, uno dei promotori del comitato Creativitaly, sostiene che "la consapevolezza, nei periodi di recessione, di dover sfruttare al massimo grado le potenzialità materiali e psichiche a disposizione rappresenta certamente un valore aggiunto. In queste circostanze, però, più di ogni altra cosa serve mettersi in ascolto: dal mondo circostante e dagli utenti stessi ci giungono i feed back per una creatività coerente e utile". Continua Federico Cambria, regista pubblicitario e teatrale: "La creatività è una dote che permette di trasformare un frigorifero di casa in un oggetto intimo. In un periodo di recessione c'è senz'altro bisogno di una creatività che sfrutti i pochi mezzi a disposizione e che venga considerata non soltanto leva di marketing". Massimo Giordani, CEO Time&Mind, così interviene sull'argomento: "La creatività è la capacità di vedere oltre l'ovvio, di rubare al vento la sua forza per andare sulla propria rotta o di trovare on-line gli strumenti per diventare Presidente degli Stati Uniti...

Oggi serve una creatività coraggiosa, capace di farci uscire dal clima di depressione e di paura del futuro in cui siamo finiti". Lorenzo Marini, AD e direttore creativo di Lorenzo Marini & Associati, interviene con una sua personale visione: "In questo periodo di recessione la creatività diventerà sempre più bella, sempre più importante, sempre più centrale, poiché quando diminuiscono i budget, cioè gli investimenti e dunque la frequenza, deve aumentare l'impatto. E l'impatto si ha con l'originalità, con la creatività, che è una sorta di compromesso, di equilibrio tra mercanzia e poesia". Anche Massimo Soriani Bellavista, AD Creattività srl, approfondisce gli aspetti del processo creativo e sintetizza così il tema dell'inchiesta:
"Creatività+innovazione = CreATTIVITA'.

I tre momenti portanti del processo della CreATTIVITA' sono:
  1. Invenzione (ideazione);
  2. Innnovazione (implementazione delle idee;
  3. Imprenditoriarità (averne benefici)".

Anna Scardovelli, copy & content manager Mediolanum! Comunic azione: "La creatività è un click che fa vedere le cose in modo nuovo e, in riferimento ai periodi di recessione, ricordiamoci che le idee non costano nulla, possono arrivare da chiunque e a volte cambiano il mondo!". Prosegue Antonio Di Blasi, responsabile della Pépinière (incubatore d'imprese) di Aosta: "Il concetto di creatività che vedo sempre coniugato con quello di innovazione racchiude in sè molti aspetti determinanti di cui secondo me i più importanti sono:

  1. Semplicità, capacità cioè di essere diretti, essenziali, comprensibili;
  2. Concretezza, cioè proposte concrete, che convincano, che funzionino;
  3. Una forte dose di originalità, quasi trasgressiva: bisogna essere capaci di uscire fuori dagli schemi".

Conclude Monica Viani, content & relation specialist: "Per affrontare e superare la crisi esiste un'unica arma, la creatività. Si tratta di ricostruire l'immagine di se stessi, dell'ambiente in cui viviamo, dei rapporti relazionali. In parole semplici si tratta di "rifare il mondo".

Creativitaly è un collettore di realtà istituzionali e private avente lo scopo di implementare il concetto di creatività e innovazione veicolato dalla grande opportunità dell'Anno Europeo della Creatività e Innovazione 2009. http://creativitaly.wordpress.com/

Scritto da: Viviana Verin

San Valentino 2009: una giornata gratuita alla Reggia di Venaria, allinsegna del romanticismo

Il complesso della Venaria Reale, a soli 10 km da Torino, è il luogo ideale per trascorrere una giornata all'insegna del romanticismo, dell'arte e della cultura e restare coinvolti in atmosfere magiche.
Sabato 14 Febbraio, la Reggia partecipa all'iniziativa 'Innamorati della Cultura', proponendo ingressi gratuiti dalle ore 18 alle 23 (orario di chiusura della Reggia). La Reggia è un unicum ambientale-architettonico dal fascino straordinario, uno spazio immenso, vario e suggestivo, costituito da: la Reggia, i Giardini, il Borgo Antico e le Scuderie Juvarriane. Proprio nelle Scuderie Juvarriane della Reggia, dal 7 febbraio al 31 maggio 2009, è allestita la mostra 'Egitto. Tesori sommersi', unica tappa italiana della mostra internazionale che espone oltre 500 reperti archeologici provenienti da antichissime città del Delta del Nilo, che nei primi secoli dell'era cristiana sprofondarono sei metri sotto il livello del Mediterraneo (l'ingresso a questa mostra non è compreso nell'iniziativa 'Innamorati della Cultura') .

Sabato 14 febbraio 2009. Torino. Piazza della Repubblica, Venaria Reale. Ingressi gratuiti dalle ore 18 alle 23. Info e contatti: tel. +39 011 499 23 33 http://www.lavenaria.it/ http://egittotesorisommersi.ning.com/

Scritto da: Viviana Verin

Ford Fiesta sponsor ufficiale del musical Hair

Dirompente, trasgressivo e innovativo: riparte "HAIR". Il musical padre dell'opera-rock, prodotto in italiano dal TEATRO DELLE ERBE, percorre l'Italia con la Ford Fiesta per la seconda parte del tour 2008-2009, che vede il cast calcare i palcoscenici di 27 città lungo tutto lo stivale.

FordFiesta, è l'ultima interpretazione della filosofia del "kinetic design" di Ford, trasmette emozione e dinamicità e rappresenta il moderno e dinamico look della famiglia Ford nel segmento delle vetture compatte. Dopo aver conquistato il mercato confermandosi la vettura estera più venduta in Italia, è la compagna di viaggio di HAIR.
"HAIR" rivisto rispetto all'edizione precedente e con il cast rinnovato, è partito a fine novembre dal teatro Traiano di Civitavecchia e al termine del prima parte del tour può dire numeri di tutto rispetto. Il riscontro positivo di pubblico e critica è confermato dal grande pregio di aver registrato il tutto esaurito nei teatri comunali, inoltre dall'inizio del tour a dicembre sono state numerose le doppie richieste. Il sold out è stato infatti registrato in quasi tutte le tredici tappe della prima parte del tour italiano, repliche comprese. Anche oggi, ai suoi primi quarant'anni dal debutto, "HAIR" trascende ogni barriera generazionale o culturale per diventare messaggio universale. Messaggio sapientemente espresso sia dall'abilità della recitazione e del canto, sia dalla scelta di una scenografia moderna che vede l'utilizzo di video wall, su cui testi e immagini proiettati rendono più vivo il messaggio. "HAIR" in versione italiana è uno spettacolo che fa battere il cuore al ritmo di un sound corale che investe, riempie e appaga ogni senso: per chi desidera vivere il teatro e non solo esserne mero spettatore. Travolgente, grazie all'abile recitazione in italiano dei protagonisti sul palco, è forte di parallelismi e incursioni contemporanee con videoclip proiettati sul fondo della scena, che si sovrappongono alla trama senza snaturarla. Le immagini passano della polizia americana che sgombera le università occupate dai pacifisti negli Anni 60, agli scontri al G8 di Genova toccando la ferocia della guerra in Vietnam. Tra voci potenti e corpi sinuosi che si intrecciano, l'atmosfera si scalda con il passare dei minuti e diventa incandescente sulle note della conclusiva Let The Sunshine In, un rock gospel dirompente, scandito dal battimani del pubblico che diventa parte integrante dello show quando la comune hippie si trasferisce dal palco alla platea nei momenti più caldi e travolgenti della colonna sonora cantata dal vivo rigorosamente in lingua originale. Elisa alla direzione musicale, David Parsons per le coreografie, Giampiero Solari alla regia insieme a Luca Tommassini: quattro grandi nomi dello spettacolo per la nuova versione italiana di "HAIR", la produzione di questa nuova stagione è firmata dal Teatro delle Erbe srl. www.hairthemusical.it

Il Cast è composto da: GIANLUCA MEROLLI, from Italy, è CLAUDE ATTILIO FONTANA, from Italy, è BERGER VALERIO DI ROCCO, from Italy, è WOOF BIANCA ARNDT, from Germany, è SHEILA KATE KELLY, from USA, è CRISSY CINDY CATTARUZZA, from Italy, è DIONNE FRANCESCA I. CIAMPA, from Italy, è JEANNIE La TRIBE è composta da: GAETANO CARUSO, from Italy ELISA MARCANTONIO, from Italy ROBERTO CARROZZINO, from Italy MAYA EVELINE SHARPE, from USA MARTINA GRILLI, from Italy GREGORY MARLOW, from USA SAMUEL J. JACKSON, from USA, è HUD Artémida – Ufficio Stampa HAIR The Musical Emanuela Lodolo e-mail: e.lodolo@artemida.it - tel: 02 36558911 - fax: 02 36558731 - mobile: 333 2648370

Scritto da: Artémida - e.lodolo@artemida.it - 02 36558911

martedì 10 febbraio 2009

I nostri soldi: una guida semplice e chiara per imparare a gestire i propri risparmi ed investimen

È da qualche giorno disponibile in libreria "I nostri soldi - Buoni e cattivi consiglieri del risparmio", scritto da Sandro Vita con la prefazione di Ennio Doris e la postfazione di Giuseppe Mascitelli. Il volume, edito da Sperling & Kupfer, insegna "come gestire con buonsenso i soldi e fare i migliori investimenti". Il linguaggio utilizzato è alla portata di tutti, estremamente semplice, lontano dal lessico complicato della finanza e diventa uno strumento ricco di preziosi consigli e suggerimenti per gestire i soldi in modo corretto e consapevole. In un momento di grave crisi delle borse e dell'economia mondiale, in cui ogni scelta diviene fonte di angoscia, è indispensabile saper investire con buonsenso. Questo libro illustra con chiarezza come fare, rappresenta infatti la guida ideale rivolta ad ogni buon investitore perché spiega come evitare scelte dettate dal panico e quali strumenti si hanno a disposizione per gestire il denaro in modo attento ed oculato. L'autore sostiene che proprio in periodi come quello che stiamo attraversando sia necessario "riconoscere i cattivi consiglieri, i fattori negativi che influenzano i nostri comportamenti per contrastare il panico che spesso porta a scelte affrettate e pericolose per i nostri risparmi", ma soprattutto che "è proprio nelle difficoltà che si presentano le maggiori opportunità". "I nostri soldi" insegna perciò a mettere in atto strategie positive e a mantenere nel tempo scelte coerenti con gli obiettivi, facendo conoscere al lettore i vantaggi fiscali di cui si può godere e sottolineando l'importanza della pianificazione della previdenza con attenzione e equilibrio. Coerenza e autonomia sono, secondo Vita, i due attributi fondamentali di ogni buon investitore; tutti dovrebbero imparare ad "essere liberi e a fidarsi del proprio buonsenso senza continui condizionamenti esterni" e "I nostri soldi" insegna proprio come poterlo fare. Sandro Vita è attualmente il responsabile della Comunicazione Interna di Mediolanum Comunicazione Spa. Nel 2008 si è occupato della serie televisiva di successo "Angeli e demoni della finanza" in onda su Mediolanum Channel, canale 803 di Sky. I nostri soldi. Buoni e cattivi consiglieri del risparmio di Sandro Vita, 2009, Ed. Sperling & Kupfer, pagg. 241, prezzo 18 euro.

Scritto da: redoffice

lunedì 9 febbraio 2009

Olio 100% italiano?? Perché non quello calabrese!!

Gli ultimi controlli effettuati dai varie nuclei e autorità antisofisticazioni alimentari, con contestuali sequestri di partite di prodotti confezionati e pronti per esser posti in commercio anche in regioni (vedi Toscana e Liguria) dalle forti tradizioni "olearie", hanno riacceso il dibattito sulla opportunità di ritornare a consumare un olio veramente nostrano. Etichette contraffatte, oli di semi colorati ad arte ed indebitamente ed inopportunamente spacciati come oli extravergine, artifici più disparati sul prodotto, hanno affollato le cronache degli ultimi tempi: il tutto con l'obiettivo ultimo, data la contingenza sfavorevole del periodo, di offrire un prezzo concorrenziale sugli scaffali della distribuzione. Tutto ciò induce il consumatore a dubitare fortemente sui prezzi da "gassosa" che contraddistinguono tante referenze, con una criticità, dunque, più accentuata rispetto al passato, che lo spinge a svolgere una attenta analisi della relativa filiera di produzione: ci si è resi conto, insomma, che non regala niente nessuno. Le più recenti normative in materia, in particolare, hanno fortemente facilitato il compito di ricerca sulla origine del prodotto, così come stabilito dal Comitato di gestione olio di oliva della Commissione europea di modifica al regolamento per l'etichettatura dell'olio, imponendo l'obbligo di indicare sulle etichette la provenienza delle olive molite. Si tratta di una svolta storica per l'Europa, che interpreta il bisogno di sicurezza e trasparenza dei cittadini. Sarà un problema di vitale importanza per tante aziende, conosciute come "italiane" e massivamente presenti nella grande distribuzione, ma che in realtà non utilizzano più del 30/40% di olio nazionale nelle loro allettanti proposte. Per fortuna ci sono i prodotti D.O.P., certamente costano qualcosa in più, ma ci garantiscono quella sicurezza alimentare oggi dimenticata dal mondo globale, che fa fatto perdere la gioia del rapporto rispettoso con la terra, l'unica cosa che fa valere il lavoro dei contadini, riconsegnando al consumatore il gusto della buona tavola ed un prodotto sano e prezioso come una volta. L'olio calabrese, ad esempio, proposto su www.saporidellasibaritide.it, sito di commercio elettronico di prodotti tipici , che rida il piacere di gustare olio d'oliva verace, attraverso una maggiore conoscenza delle esigenze del consumatore e la vecchia regola del "poco,ma buono". Oli di ottima qualità, gusto schietto e sincero, con caratteristiche date dalla particolare posizione geografica e le perfette condizioni meteorologiche che solo la collina litoranea calabrese è in grado di offrire. Produzioni da oliveti curati secondo l'agricoltura integrata ed a basso impatto ambientale, dalla fioritura sino alla raccolta, con tipologie Meridionali quali la Carolea e la Nocellara messinese, inseriti in appezzamenti di terreno magari corredati da tipici alberi di agrumi della regione. La raccolta inizia precocemente, attorno ai primi di ottobre, con olive ancora verdi o appena invaiate. Le eventuali olive già cadute a terra non vengono raccolte, piuttosto vengono successivamente interrate con la lavorazione, per garantire al prodotto un minimo grado di acidità. Riguardo alle tecnologie di lavorazione delle olive, la raccolta è quella tradizionale, che prevede l'uso di pettini manuali e meccanici con caduta del frutto su reti, dopodiché il raccolto viene posto in cassette da 20 kg. Il sistema più diffuso di estrazione è a ciclo continuo a freddo (T. max 27 ° C), con consequenziale estrazione quotidiana di olio entro 2 ore massimo dalla fine della raccolta in azienda.. Dopodiché l'olio viene opportunamente conservato in contenitori in acciaio inox ed in ambienti freschi, asciutti e lontano da fonti di calore, ad una temperatura compresa tra i 10 e i 18°C. Si provvede al relativo imbottigliamento solo nel momento della contestuale commercializzazione. In questa situazione ottimale la qualità del prodotto è eccellente, con una bassissima acidità, un gusto decisamente unico e pronto ad essere testato da solo (…come tradizione insegna!!) su di una buona fetta di pane casereccia, mantenendo le sue caratteristiche per circa 24 mesi. Gli stessi portali, ovviamente, non disdegnano l'offerta di oli opportunamente aromatizzati, quali l'olio diavola al peperoncino, o olio santo (come si definiva una volta), da riservare per particolari usi originali in cucina: si usa, infatti, per condire spaghetti, insalate, legumi e frutti di mare. Anche in tal caso, ovviamente, l'importante è che la materia prima utilizzata sia un buon olio italiano e peperoncino tipico calabrese.

Scritto da: Giorgio Candia www.saporidellasibaritide.it

San Valentino: regala un romantico week end con Comparior.it

Il 14 febbraio, festa degli innamorati, è vicino e nel 2009 cade di sabato, dunque perché non approfittare per festeggiare con uno speciale week-end per due? Ora è il momento giusto per prenotare in una località romantica a tariffe vantaggiose ed è una bella idea regalo! Infatti con qualche settimana di anticipo, sono più numerosi gli hotel disponibili ed è più facile trovare la soluzione conveniente e che fa al caso nostro, piuttosto che aspettare l'ultimo minuto e prendere quello che rimane. Con Comparior.it cerchi l'hotel più adatto alle tue esigenze in alcune destinazioni classiche come Parigi, Vienna e Praga o Roma, Venezia, Firenze, Siena, Torino oppure trovi località termali come Merano, Montecatini Terme e Montepulciano dove prenotare un hotel con Spa per trascorrere un week end all'insegna del relax. Per gli sportivi che vogliono trascorrere un San Valentino sugli sci, non vi è che l'imbarazzo della scelta di romantiche strutture nelle località di: Bardonecchia, Bolzano, Chamonix, Cortina d'Ampezzo, Courmayeur, La Plagne, Madonna di Campiglio, Sestriere e altre ancora.

Credits: Comparior.it è un motore di comparazione specializzato nella confrontare le tariffe di oltre 400.000 tra hotel, b&b, ostelli e appartamenti in tutto il mondo. E' gratuito, non richiede alcuna registrazione e non applica commissioni sui prezzi esposti, che sono sempre quelli effettivi di vendita. Comparior.it permette di risparmiare tempo e di prenotare la camera sempre alle migliori condizioni disponibili sul mercato.

Scritto da: AU