domenica 8 febbraio 2009

Le mostre della Venaria Reale. EGITTO. TESORI SOMMERSI

"Egitto. Tesori sommersi" che si terrà alla Venaria Reale dal 7 febbraio al 31 maggio 2009, è l'unica tappa italiana della mostra internazionale che espone oltre 500 reperti archeologici provenienti da Alessandria, Heracleion e Canopo, antichissime città della zona del Delta del Nilo, che nei primi secoli dell'era cristiana sprofondarono sei metri sotto il livello del Mediterraneo. Con il supporto di una sofisticata tecnologia geofisica, l'equipe guidata da Franck Goddio ha riscoperto i loro resti, miti, opere ed oggetti: dalla sensualità della statua in diorite di una regina, alla semplice quotidianità di alcuni ami da pesca in bronzo; dalle tre colossali statue in granito di oltre cinque metri, alle monete d'oro; dalla stele di Tolomeo con le sue 16 tonnellate di peso, all'anello nuziale in oro che porta incisa una frase del Vangelo. Questi reperti percorrono 1.500 anni di storia dell'antico Egitto, dal 700 a.C. all'800 d.C., coprendo i periodi delle ultime dinastie faraoniche, le epoche dei Tolomei, dei Romani, dei Bizantini e l'inizio dell'era islamica. In molti casi le opere, oltre all'indiscussa bellezza e fascino, rappresentano testimonianze uniche della cultura egizia, come ad esempio un naos con l'iscrizione del calendario. Alcune scoperte hanno portato alla soluzione di misteri fino ad ora irrisolti: è il caso di Heracleion e Thonis, che si è attestato essere la denominazione in greco e in egizio della stessa città. L'esposizione, accolta trionfalmente da quasi due milioni di visitatori nelle precedenti sedi di Berlino, Parigi, Bonn e Madrid - dove era curata da Franck Goddio - nell'unica tappa italiana è stata arricchita da un allestimento di particolare coinvolgimento, affidato alle scenografie di Bob Wilson e alle musiche e ambientazioni sonore composte da Laurie Anderson. Dopo aver ricevuto le prime informazioni sulla mostra esposte nel prologo, il visitatore attraverserà un lungo e buio corridoio che ripropone le suggestioni delle profondità marine, per arrivare nel cuore della mostra iniziando da una stanza totalmente luminosa, la "contemplation" dedicata ad un solo, prezioso oggetto e al piacere della contemplazione. Seguono spazi singolarmente allestiti: Sunken Forest (Foresta sommersa), Treasures Honeycomb (Alveare dei tesori), Sphinx Box (Scatola della Sfinge), Liquid Space (Spazio liquido), Waves Power (Potenza delle onde). La visita culmina attraverso il lungo corridoio allestito come una scura galleria (Coral Tunnel) nell'ultima spettacolare stanza dedicata all'oggetto di maggiore mistero e sensualità: una statua femminile - dea o regina - che sembra sorgere dalle acque e che, con la perfezione e la bellezza della sua immagine, accompagna il visitatore verso l'uscita. La mostra si inserisce all'interno dell'ampio calendario di eventi culturali dell'anno 2009 che vedono l'Egitto protagonista a Torino. Tra gli altri, l'Egitto sarà anche l'ospite d'onore alla Fiera del Libro. "Egitto. Tesori sommersi" è allestita all'interno della Citroniera e della Scuderia Grande della Venaria Reale: imponenti spazi juvarriani (circa 5 mila mq.) utilizzati insieme per la prima volta. Questi ambienti, con la loro maestosità, non solo valorizzano l'esposizione dei reperti, ma esaltano anche l'emozione e il fascino per le esplorazioni e le ricerche che li hanno riportati a noi. La tappa italiana di questa mostra internazionale è promossa dalla Compagnia di San Paolo e realizzata insieme al Consorzio di Valorizzazione Culturale La Venaria Reale, in collaborazione con l'Institut Européen d'Archéologie Sous-Marine (IEASM), Hilti Arts & Culture GmbH e Supreme Council of Antiquities of Egypt. Al termine di questo tour internazionale, che avrà una successiva tappa a Yokohama, i reperti torneranno nella loro terra d'origine, dove Frank Goddio "spera che possano essere radunati presso un unico sito per essere mostrati al pubblico egiziano". Il biglietto d'ingresso per la mostra costerà 10 euro, ridotto 7 euro, scuole 4 euro. La mostra avrà ingresso e parcheggi dedicati, in aggiunta a quelli destinati abitualmente alla visita della Reggia.

Scritto da: viviana verin

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